I giovani e il lavoro Cresce l’occupazione Caccia agli introvabili

Segnali positivi soprattutto per chi ha completato gli studi universitari . Ingegneri, sviluppatori di software e specialisti del marketing i più richiesti.

di Manuela Marziani

Il tasso di occupazione giovanile, nella fascia tra i 25 e i 34 anni, in provincia è cresciuto del 7,1%, contro il 5,6% della media italiana nel 2022. Un aumento significativo, perché si riferisce soprattutto a giovani che si immettono sul mercato del lavoro dopo aver completato il ciclo di studi universitari.

È quanto emerge dai dati Istat diffusi ieri nel corso dell’evento “LM Day: PaNDA2023“, destinato agli sbocchi professionali degli studenti dei corsi di laurea magistrale e organizzato dal dipartimento di scienze politiche e sociali dell’Università di Pavia diretto dalla professoressa Silvia Figini. Un incontro promosso nell’anno di Pavia capitale della cultura d’impresa, che si è aperto con il videomessaggio del ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.

"La conoscenza e la formazione sono risorse chiave per produrre valori economici e vantaggi competitivi nel mondo del lavoro" ha detto il ministro.

Il numero di lavoratori previsti in entrata nel 2022 nel solo comparto delle imprese è aumentato significativamente dell’8%. Tra i diversi fattori, c’è ricambio della popolazione attiva (a fronte di 159 lavoratori senior ci sono 100 lavoratori junior). Nonostante le imprese mantengano la tendenza a preferire i lavoratori giovani, si nota una crescente difficoltà nel trovare i profili ricercati.

"Tra i profili dei laureati, le figure più ricercate dalle imprese pavesi sono gli ingegneri con quasi 300 annunci nell’ultimo anno – ha detto Davide Ballabio, direttore dell’area del sistema formativo e del capitale umano di Assolombarda –. Significativa è anche la richiesta di sviluppatori di software e specialisti della pubblicità e del marketing. Guardando in prospettiva, i dati Excelsior sui programmi di assunzione delle imprese evidenziano come le maggiori difficoltà di reperimento riguardino le figure tecniche (57,3% dei candidati sono introvabili, con punte del 71,5% per i tecnici della salute) e le figure operative (55% con oltre il 70% per i meccanici riparatori e l’85% per figure specialistiche in campo edile); più della metà dei candidati è di difficile reperimento anche per manager e specialisti (50,5%). Dentro questo aggregato, “introvabili“ sono gli specialisti in scienze della vita (70,8%), profili fondamentali nella filiera della salute, importante per l’economia pavese".