
Una manifestazione
Giussago (Pavia), 1 febbraio 2019 - Nel dossier portato al ministero dell’Ambiente, per la provincia di Pavia, ci sono le situazioni particolari di Giussago, Vellezzo Bellini, Parona, Corteolona e Mortara. E tra i 30 comitati e associazioni di tutta la Lombardia, la folta rappresentanza pavese inizia proprio da Ciro Troccoli per “Io amo Giussago”, ma prosegue anche col costituendo “Comitato per l’ambiente Vellezzo Bellini” e con i già radicati “No fanghi Lomellina, Bosco della Merlata” di Mortara, “Labiria - Laboratorio per valorizzare Voghera” e associazione “Tisinatt” di Vigevano.
Una delegazione ha incontrato mercoledì pomeriggio al ministero dell’Ambiente il capo della Segreteria tecnica del ministro, Tullio Berlenghi e una delle responsabili della Direzione generale rifiuti, Giulia Sagnotti. Nell'incontro è stata consegnata una nota indirizzata al ministro Sergio Costa, firmata dai 30 comitati lombardi, sui problemi dello spandimento dei fanghi in agricoltura, del proliferare di impianti (incentivati) per la produzione di biogas e biometano e dei nuovi inceneritori previsti in territori ritenuti già saturi. E come esempio di questo surplus di impianti, sono stati riportati al ministro i numeri della provincia di Pavia.
«Totale rifiuti urbani prodotti in provincia di Pavia - si legge nella nota consegnata al ministero dell’Ambiente - 275.992 tonnellate. Totale rifiuti avviati alla raccolta differenziata: 138.594 tonnellate (50,22% del totale). Totale non differenziati: 137.398 tonnellate. L’inceneritore di Parona ha bruciato circa 200.000 tonnellate nel 2017 e 232.581 tonnellate nel 2018. E’ pleonastico che un solo inceneritore è sufficiente per soddisfare la produzione provinciale di rifiuti e invece il Pavese ne ha ben 2 (Parona e Corteolona) che stanno bruciando rifiuti provenienti da altre parti d’Italia».
«I funzionari del Ministero hanno risposto - spiegano i comitati ambientalisti - che il Governo ha chiesto la delega alle Camere per il pacchetto normativo sull’economia circolare; che stanno lavorando affinché ogni regione sia autonoma nello smaltimento dei propri fanghi e della propria Forsu. In merito al biometano, è stata confermata la volontà di ridurre gli incentivi e che la questione, in maniera complessa, sarà affrontata nel Tavolo fonti energetiche rinnovabili».