
Non sarà all’altezza
di Melpignano, il Comune
del Lecchese che con due autovelox fissi nel 2021
ha incassato più di 5 milioni
di multe, 2.218 euro per residente, ma certamente
si difende. Garlasco
è la capitale lomellina delle multe, secondo i dati diffusi
da Openpolis che ogni anno rileva dai bilanci consuntivi
dei Comuni il dato relativo
alle multe, con riferimento
a quelle incassate realmente
e non a quelle accertate,
quindi senza tenere conto
delle sanzioni non pagate.
Il centro lomellino guidato
dal sindaco Simone Molinari
che nel 2021 poteva contare
su tre postazioni fisse
per rilevare la velocità,
nel frattempo tutte disattivate, ha incassato 845.718 euro, vale a dire 89,45 euro per abitante: quasi come Vigevano che
però è sei volte più grande. Cilavegna, Mede e Mortara superano di poco i 20 euro; Vigevano non arriva a 15, tutti dati almeno dimezzati rispetto all’epoca pre-Covid.
Spicca di converso il dato relativo a Cassolnovo, passata dai poco più di 42mila euro
del 2019 ai 5.727 del 2021, vale
a dire meno di un euro per residente. Intanto i controlli della velocità fanno discutere. In modo particolare a Gambolò dove l’istituzione del limite
dei 50 chilometri orari
nel tratto della Provinciale
che lambisce l’abitato del terzo centro della Lomellina ha sollevato più di un’obiezione.
A farsene portavoce
le consigliere di minoranza Elena Nai e Mara Fabrini,
che hanno presentato
un’interpellanza. Dal canto suo il sindaco Antonio Costantino ha spiegato di aver assunto
la decisione dopo aver valutato a fondo i dati relativi agli incidenti rilevati dalla Polizia locale in quel tratto di strada.
Umberto Zanichelli