Gara di generosità per i “nostri“ 1.700 profughi

Pavia aumenta i posti per le famiglie. Gli alunni di Vigevano donano giochi e abiti. Da San Giorgio 20 tonnellate di aiuti in patria

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di Manuela Marziani

Aumenta la disponibilità del Comune ad accogliere nuclei familiari di cittadini provenienti dall’Ucraina attraverso l’ampliamento del Sistema di accoglienza Sai. Il progetto approvato dalla Giunta, oltre ad assicurare l’accoglienza residenziale e il vitto, prevede l’attuazione di misure di orientamento e accompagnamento sociale, in modo da promuovere percorsi individuali di inclusione e inserimento socio-economico. Nell’agosto di due anni fa il Sistema di accoglienza prevedeva 38 posti per il biennio 2021-2022. Ora però Palazzo Mezzabarba ha deciso di dare la propria disponibilità fino a 48 posti.

"Le eccezionali esigenze di accoglienza a favore dei profughi – sottolinea l’assessore ai Servizi sociali Anna Zucconi – hanno determinato l’Amministrazione all’utilizzo di uno strumento importante quale il Sistema di accoglienza Sai. Così facendo il Comune potrà affiancare all’attività di coordinamento e accoglienza, un altro strumento organizzato con l’obiettivo di essere una volta in più al fianco del popolo ucraino".

Sono oltre 1.700 i profughi finora arrivati in provincia. Per 200 di loro è già possibile ottenere il contributo previsto dalla Protezione civile. Ogni adulto che dispone della richiesta di protezione temporanea riceverà 300 euro al mese per tre mesi e 150 per ogni minore al seguito.

Oltre al contributo i profughi riceveranno il codice fiscale e potranno accedere alle prestazioni sanitarie. Prestazioni che comunque vengono garantite anche a coloro che hanno chiesto la tessera sanitaria e potranno quindi avere gli stessi diritti dei cittadini italiani per le prescrizioni di medicinali e dispositivi medici (come gli ausili per il controllo della glicemia) scegliendo il proprio medico di famiglia o pediatra di libera scelta.

E grazie alla generosità dei bambini iscritti all’istituto comprensivo paritario don Tarcisio Comelli di Vigevano e delle loro famiglie, in queste settimane sono stati raccolti abiti, giochi e materiale scolastico a favore dei piccoli profughi che verranno curati da pazienti nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Vigevano. Ma la generosità dei pavesi arriva fino alle zone di guerra per aiutare coloro che non possono venire in Italia o vogliono tornare in patria con il primo pulmino.

"Quanto avete fatto pervenire alla parrocchia di San Giorgio – comunica con una lettera Padre Oleksandr Tovt, parroco della comunità ucraina – ha contribuito a realizzare una grande spedizione in Ucraina con un carico di circa 20 tonnellate. Oltre a questo invio, ce ne sono stati altri effettuati con piccoli pulmini. Insieme alla comunità di Voghera poi è stato possibile acquistare un’ambulanza che potrà raggiungere gli ospedali e le zone tra le più colpite dalla guerra. E il nostro impegno prosegue stando vicino a chi è giunto a Pavia".