Gambolò, spari e morte dopo la lite: l’85enne portato in cella

Vezzoli non è in sedia a rotelle. Si fa largo un movente di natura economica. La vittima, Thomas Mastrandrea, è il figlio della badante della figlia del pensionato

I carabinieri a Gambolò

I carabinieri a Gambolò

Gambolò (Pavia) -  Il decreto di fermo per l’ipotesi di omicidio gli è stato notificato qualche minuto prima delle 5 di ieri mattina dopo un lungo interrogatorio che si è svolto nella notte alla presenza del suo avvocato. Da quel momento Giovanni Vezzoli, 85 anni, pensionato residente a Gambolò, è stato trasferito nel carcere pavese di Torre del Gallo. E’ stato lui, nel pomeriggio di domenica, al culmine di un alterco a sparare con il fucile da caccia che deteneva regolarmente contro Thomas Achille Mastrandrea, 43 anni, di Nicorvo, il figlio della badante di sua figlia.

L’uomo è stato raggiunto all’addome e a nulla sono valsi i disperati tentativi del personale del 118 di strapparlo alla morte. La salma è stata trasferita all’Istituto di medicina legale di Pavia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo i carabinieri del maggiore Paolo Banzatti sono al lavoro per ricostruire il movente e l’esatta dinamica del delitto. Nell’imminenza dell’accaduto si era indicato come possibile causa dell’alterco poi conclusosi in modo tragico un chiarimento voluto dalla vittima in ordine a presunte molestie subìte dalla madre, ma la versione non troverebbe riscontro mentre la pista privilegiata sarebbe legata a questioni di natura economica. Peraltro la donna si trovava in casa al momento dell’omicidio, ma in una stanza diversa e dunque non sarebbe stata in grado di aiutare gli investigatori.

Giovanni Vezzoli che, spiega una nota dalla Procura della Repubblica firmata dal procuratore Fabio Napoleone, non ha problemi di deambulazione e non si trova su una sedia a rotelle come era emerso poche ore dopo il fatto, è stato accompagnato dalla casa di via Cascina Nuova Litta, non lontano dal centro della cittadina lomellina, alla stazione dei carabinieri dove è iniziato il lunghissimo interrogatorio. A Gambolò la sua famiglia, l’uomo è vedovo, è conosciuta e stimata da tutti e nessuno si spiega come l’anziano possa essersi reso protagonista di un fatto di sangue così grave. Sono tuttavia ancora molti i risvolti della vicenda che devono essere chiariti. Thomas Achille Mastrandrea viveva a Nicorvo, uno degli ultimi centri della Lomellina verso il confine con il Piemonte.

Si era sposato lo scorso febbraio con la sua compagna, 46 anni, che ha problemi di salute, così come la suocera delle quali, almeno per le prossime settimane si prenderà cura l’amministrazione comunale. Anche la madre della vittima avrebbe già manifestato l’intenzione di occuparsi della nuora. Ma sulla ragione dell’alterco che ha spinto Giovanni Vezzoli ad imbracciare il suo fucile e a fare fuoco restano ancora molte zone d’ombra. E se davvero il movente fosse di natura economica lo scenario complessivo cambierebbe ancora.