Fratelli d’Italia perde un altro pezzo. Il consigliere Usardi si sgancia e confluisce al gruppo misto

Altra posizione delicata è quella di Denise Mirimin presidente dell’aula. Viene considerata “non allineata“ con il partito di Giorgia Meloni.

Fratelli d’Italia perde un altro pezzo. Il consigliere Usardi si sgancia e confluisce al gruppo misto

Fratelli d’Italia perde un altro pezzo. Il consigliere Usardi si sgancia e confluisce al gruppo misto

Si fa calda la situazione in Consiglio comunale a Mortara dove, lunedì sera, Fratelli d’Italia, il partito che esprime il sindaco Ettore Gerosa, ha perso un altro pezzo. Il consigliere Andrea Usardi ha infatti annunciato la sua decisione di confluire nel gruppo Misto che, con il suo arrivo, sale a quota cinque consiglieri e inizia a rivestire un ruolo non marginale negli equilibri della maggioranza, diventando il gruppo numericamente più consistente che conta infatti sulla capogruppo Federica Rufo, poi su Annalisa Zenone, Riccardo Bertin, Paolo Pischedda e Usardi appunti. Di questi due erano entrati nell’assise comunale con i voti di Fratelli d’Italia mentre i primi tre con quelli della lista civica “ViviAmo Mortara“ che hanno poi lasciato. Al momento il gruppo misto non ha comunque mai manifestato l’intenzione di privare del proprio appoggio l’attuale amministrazione comunale. Per non intaccare i propri “numeri“ i componenti hanno deciso di non entrare direttamente nell’esecutivo presieduto dal sindaco Gerosa perché se così facessero libererebbero posti per i primi degli esclusi e i rapporti di forza potrebbero facilmente variare.

Un’altra posizione delicata è quella di Denise Mirimin, presidente del Consiglio comunale che, pur essendo stata eletta con Fratelli d’Italia è considerata “non allineata“ con il partito, ha rinunciato all’intero stipendio previsto per il suo ruolo e resta in una posizione anomala rispetto al partito. Per il momento però non sembrano in gioco gli equilibri dell’esecutivo che è l’espressione di Fratelli d’Italia e della civica ViviAmo Mortara che ad oggi, numeri alla mano, da soli non hanno più la maggioranza e dovranno trovare altre soluzioni per mantenere saldi gli equilibri.

Umberto Zanichelli