STEFANO ZANETTE
Cronaca

Fiamme in Borgo Ticino Un portone a fuoco L’origine è dolosa

La polizia intervenuta sul posto ha trovato una tanica nelle vicinanze. Sospetti su un cinquantunenne che sta perseguitando i residenti.

Fiamme in Borgo Ticino Un portone a fuoco L’origine è dolosa

di Stefano Zanette

Non sarebbe un gesto isolato, ma l’ultimo e il più grave di una lunga serie, che dura da circa un anno. Poco prima della mezzanotte di lunedì, è stato appiccato il fuoco al portone in legno di un cascinale in via Acquanegra, in Borgo Ticino. A lanciare l’allarme è stato il medico e consigliere comunale Roberto Rizzardi, che abita in Borgo, e rincasando ha visto le fiamme e chiamato i vigili del fuoco, che hanno domato il rogo tempestivamente, evitando che l’incendio si propagasse. Il pesante portone in legno, pare settecentesco, è rimasto vistosamente annerito, bruciato nella parte più esterna, ma non è andato distrutto.

Un secondo innesco, altrettanto doloso, è stato rinvenuto a pochi metri dal portone, sull’angolo del cascinale lungo la strada che prosegue verso il canale Gravellone, che ha parzialmente intaccato una bella pianta ornamentale adiacente al muro, rimasto solo un po’ annerito. La polizia, intervenuta sul posto, ha trovato una tanica, probabilmente proprio quella utilizzata dal piromane per appiccare l’incendio doloso. Accertamenti sono in corso, anche con l’acquisizione dei filmati registrati dalle telecamere (ben visibili anche dalla strada) dell’impianto di videosorveglianza privato, già utilizzato nei mesi scorsi per testimoniare altri atti vandalici ai danni della medesima abitazione. La famiglia che abita nella bella cascina di recente ristrutturata ha infatti già denunciato più volte gli atti vandalici, che hanno nel corso dei mesi assunto la caratteristica di atti persecutori, pare proprio tutti riconducibili alla medesima persona già individuata e identificata, un 51enne nei confronti del quale era stato già emesso un provvedimento con divieto di avvicinamento all’abitazione. Ben evidenti scritte e disegni osceni in diverse parti del muro, sia a ridosso del portone dato alle fiamme che sulle colonne di un altro cancello carraio, alcune più vecchie altre più recenti, precedenti comunque all’incendio doloso dell’altra notte.

E sull’affresco sopra lo stesso portone si notano gli indecorosi segni di escrementi lanciati nei precedenti atti persecutori già denunciati dalla famiglia che abita nel cascinale. Se sarà accertata l’eventuale responsabilità del 51enne già denunciato, rischia l’arresto per la violazione al divieto di avvicinamento.