MANUELA MARZIANI
Cronaca

Fazzoletti tricolore e papaveri rossi: Pavia risponde allo striscione fascista sul municipio

L’iniziativa di molti esponenti della giunta e della maggioranza in occasione del Consiglio comunale. Il sindaco Michele Lissia: “Oltraggio a quanti sono morti nel corso della Resistenza”

Lo striscione trovato su palazzo Mezzabarba il 25 aprile

Lo striscione trovato su palazzo Mezzabarba il 25 aprile

Pavia, 29 aprile 2025 – Fazzoletti tricolore al collo e papaveri rossi: molti esponenti della giunta e della maggioranza che governa palazzo Mezzabarba hanno voluto dare un preciso segnale presentandosi alla seduta del Consiglio comunale.

Era la risposta a uno striscione comparso nella mattina del 25 aprile sulla facciata della sede del Comune con scritto: “Il fascismo marcia ancora”. “La Digos e il questore – ha detto il sindaco Michele Lissia in apertura di seduta – mi hanno informato nel giorno della Liberazione della presenza di un lenzuolo inneggiante il fascismo. Le forze dell’ordine sono intervenute e hanno tolto lo striscione. Successivamente è partita un’indagine della polizia con comunicazione all’autorità giudiziaria. Analizzando le registrazioni delle telecamere si pensa di risalire agli autori del gesto che violerebbe, tra le altre cose, la legge Mancino sull’apologia del fascismo. Personalmente sono rammaricato perché l’ho ritenuto un gesto oltraggioso nei confronti di quanti sono morti nel corso della Resistenza per contribuire a ridarci la libertà e la democrazia”.

Una firma è stata apposta sullo striscione: ‘Pavia skins’. “Se pensano di intimidirci – ha aggiunto il consigliere di Avs Luca Testoni -, si sbagliano. Ora e sempre resistenza”.

Nei giorni scorsi anche nel locale della consigliera di Pavia a colori Samanta Alloni, dei ragazzi sono entrati e hanno strappato il manifesto sulle iniziative per l’80° anniversario della Liberazione. “Condanniamo il gesto – ha sottolineato Andrea Cantoni parlando a nome di Pavia ideale -, che non è stato goliardico, è stata una provocazione”. “Noi siamo davvero contro la violenza – ha sostenuto Nicola Niutta di FdI –, non solo parole come fa qualcuno”.