
Vigili del fuoco
Palestro (Pavia), 13 agosto 2014 - Le ricerche stavano per essere sospese quando il Sesia ha restituito il suo corpo ormai senza vita. Fabio Gnani, 34 anni, ingegnere di Robbio dipendente di una azienda di Cameri (Novara) è morto ieri pomeriggio nelle acque del fiume in prossimità della chiusa di Palestro, al confine tra la Lomellina ed il Piemonte. Il giovane si era tuffato intorno alle 16.30 sotto gli occhi della fidanzata, una ragazza di 25 anni di Sant’Angelo. Appena riemerso si era subito capito che qualcosa non andava. L’ingegnere lomellino ha iniziato ad annaspare ed è stato sopraffatto dalla corrente. Alcuni bagnanti di origine ecuadoriana e abitanti a Vercelli, che si trovavano sulla stessa spiaggia si sono tuffati in acqua nel tentativo di aiutarlo. Un gesto generoso che tuttavia non è servito. Un gorgo ha risucchiato e spinto lontano il professionista lomellino del quale, per qualche ora, si sono perse le tracce alimentando così le pur flebili speranza di ritrovarlo vivo. Invece, proprio quando i sommozzatori di Como e i vigili del fuoco di Robbio e Vigevano e i volontari stavano per darsi appuntamento a questa mattina, il Sesia ha restituito il cadavere del giovane ingegnere.
Le cause del decesso saranno stabilite dall’autopsia che l’autorità giudiziaria quasi certamente disporrà. Sul posto è intervenuto anche il personale del 118 ed i volontari della Croce Azzurra di Robbio che hanno dovuto prestare assistenza anche ai genitori della vittima subito accorsi sul posto. Quella di ieri non è purtroppo l’unica tragedia sulle sponde dei fiume lomellini che si registra nelle ultime settimane. Da giorni ad esempio non si hanno più notizie di Luigi Mancin, il pensionato vigevanese di 76 anni uscito sul Ticino con la sua imbarcazione e in compagnia del suo cane. L’uomo e la barca sembrano volatilizzati mentre il suo cane è stato ritrovato poche ore dopo la scomparsa. E senza soluzione è per il momento anche la scomparsa di Umberto Dall’Aglio, 79 anni, che nel giugno dello scorso anno aveva lasciato la sua abitazione del quartiere Brughiera e si era diretto presumibilmente verso i vicinissimi boschi del Ticino. Nonostante le ricerche anche di Dall’Aglio, che soffre di Alzheimer, non si è più trovata traccia.
umberto.zanichelli@ilgiorno.net