
Da sinistra, Silvia Figini, Alessandro Reali e Stefano Sibilla
Pavia – Ancora una fumata nera. Dalle urne di ieri non è uscito il nome del rettore che guiderà l’Università fino al 2031. Dei 2.223 aventi diritto sono stati 1.810 i votanti pari all’81,42%, un numero leggermente inferiore rispetto alla scorsa settimana quando avevano votato 1.896 persone. Sono stati 1.063 i voti pieni, 731 le preferenze pesate al 25% e 9 i voti pesati al 50%. Rimaste praticamente stabili le preferenze ottenute da Silvia Figini, docente di Statistica economica, che aveva ottenuto 430 voti e ora ne ha raccolti 431 (23,8%). In calo, invece, i consensi raccolti da Stefano Sibilla professore di ingegneria idraulica che nella prima elezione aveva ottenuto 212 preferenze e ieri si è fermato a 149 (8,23%).
Sempre in testa Alessandro Reali, docente di Scienze delle costruzioni che ha raccolto 613 voti (33,8%) sei in meno rispetto alla precedente tornata e ancora troppo pochi rispetto ai 761 voti pesati che sono necessari per ottenere la maggioranza assoluta e prendere il posto di Francesco Svelto che resterà in carica fino a settembre e che il ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini ieri, su proposta della Conferenza dei rettori delle università italiane, ha nominato nel cda del Consiglio nazionale delle ricerche.
Diminuite anche le schede bianche passate da 65 a 61 perché evidentemente qualche indeciso non si è presentato alle urne e non ha acceso il proprio computer per accedere al voto online. E che neppure ieri sarebbe uscito il nome del rettore era nell’aria già nei giorni precedenti. Troppo divisa l’Università dove si sta vivendo una campagna elettorale molto tesa, forse anche più di quanto non sia accaduto in passato. A pesare ci sono stati alcuni messaggi di sostegno ed endorsement ai candidati, che hanno infastidito i competitor. A tentare di riportare la calma ha pensato il decano dell’università, Sergio Seminara, che ha il compito di vigilare sul corretto svolgimento dell’elezione e si è trovato costretto a intervenire richiamando tutti al rispetto delle regole. Ed è stato proprio il decano ieri a comunicare “che nessuno dei candidati ha ottenuto il quorum necessario nella seconda votazione e non risulta eletto il rettore dell’Università degli Studi di Pavia”. Come previsto, quindi, la successiva votazione si terrà martedì 17. Nessuno al momento ha intenzione di ritirarsi. Martedì gli aventi diritto saranno chiamati di nuovo ad esprimersi dalle 9 alle 18.