MANUELA MARZIANI
Cronaca

Corsa al rettorato al via. I tre candidati allo scoperto. Primo confronto pubblico

Pavia, Silvia Figini vuole un’ateneo aperto, inclusivo e proiettato verso il futuro. Sibilia pensa all’attrattività. Reali non dimentica l’importanza degli spazi-studio.

Da sinistra Stefano Sibilla, Silvia Figini e Alessandro Reali (Torres)

Da sinistra Stefano Sibilla, Silvia Figini e Alessandro Reali (Torres)

Primo confronto pubblico per i tre candidati alla carica di rettore che il 4 giugno si sfideranno nell’elezione per il sessennio 2025-2031. Ieri mattina Silvia Figini, Alessandro Reali e Stefano Sibilla si sono incontrati nell’aula Disegno per parlare di tematiche concernenti la macroarea giuridica, politico-sociale ed umanistica. Tortonese, 47 anni, Figini è la prima donna candidata rettrice all’Università di Pavia, dove nel 2001 si è laureata in Economia. Professore ordinario di statistica economica del dipartimento di Scienze politiche è stata la prima ad annunciare ufficialmente la sua candidatura che, come sostiene "nasce dal confronto con colleghi, studenti e personale tecnico-amministrativo". Tre i valori chiave: sapere, innovazione e partecipazione. "Non rappresento interessi di parte, ma l’idea di un’Università aperta, inclusiva e proiettata verso il futuro - ha detto la docente -. Ogni idea inserita nel programma è stata letta, discussa, integrata, dando ascolto ad ogni voce". Punto centrale della proposta è un’Università "luogo del sapere e dell’innovazione che sappia diffondere conoscenza e collaborare attivamente con il territorio valorizzando la ricerca e il patrimonio culturale dell’ateneo".

Ha 58 anni e ha svolto tutta la sua carriera accademica a Pavia, Stefano Sibilla, ordinario di idraulica al dipartimento di ingegneria civile e architettura. "Penso sia opportuno rafforzare l’identità dell’Università di Pavia - ha detto -, per renderla sempre più attrattiva per gli studenti italiani e internazionali e per farle mantenere il suo ruolo di primo piano nel panorama accademico. Vorrei garantire una formazione incentrata sulle necessità degli studenti, ovvero ricevere una preparazione aggiornata e attuale in tutti i campi del sapere, crescere umanamente e culturalmente sotto la guida dei propri docenti, essere indirizzati in base ai propri talenti verso un ruolo attivo nel mondo del lavoro".

È docente ordinario di Scienza delle costruzioni del dipartimento di ingegneria civile e architettura Alessandro Reali, 48 anni. "Vanno investite risorse significative sugli spazi necessari a livello di aule e di luoghi dove poter studiare - ha detto Reali -, ma anche dove poter svolgere attività importanti per lo studente come mangiare, sviluppare rapporti sociali e vivere momenti di decompressione. Sempre in quest’ottica, l’unicità del sistema pavese dei collegi rappresenta una risorsa che va assolutamente sfruttata e valorizzata rafforzando i rapporti e il coordinamento tra i collegi e l’Ateneo. Inoltre, la qualità della docenza deve essere sempre garantita, rafforzando e rendendo capillare la diffusione di corsi di formazione".