Eitan, i nonni materni ai giudici: "Revocate la nomina di tutrice alla zia paterna"

La richiesta presentata al tribunale di Pavia. Giovedì in Israele si decide il rientro in Italia del piccolo sopravvissuto al disastro del Mottarone

Eitan con il nonno in Israele

Eitan con il nonno in Israele

Un nuovo capitolo nella drammatica vicenda di Eitan Biran, il bambino di origine israeliana unico sopravvissuto alla tragedia della funivia del Mottarone dove ha perso i genitori, il fratellino e i bisnonni materni. Il piccolo è ora conteso dai parenti paterni che vivono in Italia, a Travacò Sicomario, nel Pavese, e quelli materni che abitano in Israele , dove tuttora si trova Eitan dopo essere stato di fatto sequestrato dal nonno materno Schumel Peleg. Lui e la nonna Ester Cohen, indagati per il rapimento del nipote di 6 anni, hanno chiesto ora al Tribunale di Pavia che la zia paterna Aya Biran-Nirko venga rimossa dall'incarico di tutrice con immediata sospensione e che venga nominato pro-tutore un avvocato terzo. Lo si è appreso in merito all'udienza che si è tenuta oggi scaturita dal reclamo contro la nomina che ha originato anche un procedimento davanti al Tribunale per i minorenni di Milano. I legali dei nonni hanno anche chiesto che gli atti sulla nomina della zia siano inviati alla Procura di Torino per profili di falsità.

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Non solo, giovedì 11 novembere a Tel Aviv sarà discusso il ricorso presentato lo scorso primo novembre sempre da Peleg contro la sentenza del giudice del tribunale israeliano per le questioni familiari che, nell'ambito della Convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori, aveva dato ragione alla zia paterna Aya affidataria della tutela del bambino. Fino alla discussione dell'appello Eitan tuttavia non potrà tornare in Italia visto che il ricorso blocca la decisione favorevole al rientro a Pavia. Attualmente Eitan si trova in Israele con la stessa zia paterna