MANUELA MARZIANI
Cronaca

Donna aggredita dalla coppia di vicini di casa. “Intervenite, non è la prima volta”

Pavia, da tre mesi situazione molto difficile nel palazzo Aler nella periferia ovest della città

Sul caso al condominio Aler di via Piave indagano i carabinieri

Sul caso al condominio Aler di via Piave indagano i carabinieri

Pavia, 19 dicembre 2023 – Aggredita da una coppia di vicini di casa. È accaduto domenica mattina, ma non è la prima volta che le forze dell’ordine vengono chiamate in via Piave, alla periferia ovest della città perché un uomo e la sua compagna minacciano o aggrediscono le persone che abitano in quello stabile di proprietà di Aler. “Domenica sono uscita alle 8 con i miei cani – racconta Lorenza Secondi – dopo la passeggiata li ho riportati in casa e sono uscita per buttare la spazzatura, quando stavo risalendo al primo piano dove abito, mi sono trovata davanti i due vicini che mi hanno colpita alla nuca forse a mani nude, non con un’arma e tagliata”.

Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale e i sanitari del 118 che hanno portato la 45enne all’ospedale. “La vicina che mi ha aggredita ha avuto il coraggio di raccontare che io mi taglio da sola – aggiunge Lorenza -. Peccato che non sia l’unica del palazzo. Ormai viviamo tutti segregati in casa. Dopo l’ennesima denuncia sono rientrata scortata dalla polizia per proteggermi e io non avevo fatto niente”.

Lo stabile di via Piave ha 30 appartamenti, ma alcuni alloggi sono vuoti perché Aler li sta risistemando prima di assegnarli alle famiglie in lista d’attesa: “Speriamo venga chi ha bisogno di una casa - continua Lorenza -, ma speriamo anche che si intervenga perché così non è vita”.

Da settembre la donna denuncia di essere stata presa di mira da un vicino che l’ha aggredita più volte. “Abbiamo segnalato la situazione anche all’Aler – prosegue –, ma non interviene senza un provvedimento del tribunale. Non so che cosa si stia aspettando, forse che ci scappi il morto”.

Sabato pomeriggio la mia vicina non è scesa in cantina, si è rifugiata da me, perché la stavano aspettando sul pianerottolo con un bastone in mano e un’altra passerà il Natale da sola perché non se l’è sentita di far arrivare i suoi parenti dalla Sardegna con la coppia che controlla chi sale e chi scende e, se non gli sta bene, esce e aggredisce. Bisogna mettere fine a questa galera. Aiutateci, prima che ci sia un’altra storia da raccontare”.