
La raccolta sta diminuendo. È il dato più preoccupante del bilancio dell’attività dell’Avis di Vigevano riferita al 2022. Un riscontro che preoccupa più del passivo di poco meno di 9mila euro che sarà agevolmente ripianato con i fondi risparmiati. C’è un calo dei donatori soprattutto tra la fascia più giovane della popolazione. "C’è un problema di turnover – spiegano il presidente Simone Carnevale Maffè e il segretario Alessandro Ramponi –. Spesso chi raggiunge i limiti di età e non può più donare non viene adeguatamente sostituito. Il nostro ruolo sta cambiando: sta diventando fondamentale l’opera di reclutamento e spingerli alla regolarità della donazione che è di quattro volte all’anno per gli uomini e di due per le donne. Non sono in molti che rispettano questa cadenza". C’è poi da fronteggiare un problema di natura organizzativa: solo nel 2011 erano quattro i medici in servizio adesso si sono dimezzati e da metà giugno ne resterà solo uno. Ciò ha determinato una riduzione di circa la metà del numero medio delle donazioni quotidiane passate da 22 a 11. "E intanto – concludono – siamo ancora in attesa del trasferimento del reparto in un’altra zona dell’ospedale, come promesso a suo tempo".
