Donatori di sangue a dieta, in 60 dalla nutrizionista

Vigevano, dopo tre mesi variazioni di peso anche del 10%. Il metabolismo migliora

L'incontro

L'incontro

Educare ad una corretta alimentazione per migliorare la qualità della vita, tanto più se si è donatori di sangue. E’ lo scopo con il quale l’Avis di Vigevano, presieduta da Simone Carnevale Maffé e che in estate ha festeggiato i 75 anni della sua fondazione, ha avviato nei mesi scorsi un progetto affidato dalla dottoressa Daniela Magno, nutrizionista. Ai donatori, esclusivamente su base volontaria, è stata offerta la possibilità di seguire un regime alimentare ideale per mantenere il benessere fisico. Al progetto hanno partecipato 60 volontari che sono stati seguiti per un periodo di sei mesi: praticamente tutti hanno completato il loro percorso, 54 in tutto, con una soddisfazione tale che in molti hanno annunciato l’intenzione di proseguire in modo autonomo nel cambiamento intrapreso con le visite di controllo periodiche finalizzati alla verifica dei progressi.

"Dopo tre mesi di regime alimentare controllato – spiega la dottoressa Magno – si sono apprezzate delle variazioni di peso fino al 10% a riprova dell’importanza non solo di adottare ma anche di mantenere un corretto stile di vita. Secondo numerosi studi – aggiunge poi – anche un calo del peso corporeo in ragione del 5% concorre a migliorare il quadro metabolico complessivo, la secrezione di insulina da parte del pancreas e la sensibilità all’insulina del fegato". Tutti coloro che hanno partecipato al progetto, con un’unica eccezione, presentavano un indice di massa corporea che li collocava nell’area dei soggetti in sovrappeso.

Anche l’indice che considera il rapporto tra circonferenza di vita e fianchi, rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori interessava 54 dei 60 partecipanti. Quasi nessuno di loro aveva seguito in precedenza un regime alimentare controllato, una circostanza che è stata utile per fornire loro le indicazioni per poter proseguire in futuro con un regime salutare.

Proprio alla luce del riscontro positivo delle partecipazioni e dei risultati ottenuti Avis sta valutando la possibilità di ripetere l’esperienza, di offrire cioè ad un altro gruppo di volontari la possibilità di seguire in modo approfondito e con la consulenza di esperti un percorso di educazione alimentare.