Tre anni di Covid, il primario del Paziente 1: "Siamo senza memoria"

Parla il direttore di Infettivologia del San Matteo, Raffaele Bruno. Fu lui a portare a Pavia il malato scoperto nel Lodigiano

Raffaele Bruno, direttore di Malattie infettive del San Matteo di Pavia

Raffaele Bruno, direttore di Malattie infettive del San Matteo di Pavia

Pavia - "Sono stati tre anni molto faticosi. Prima l’emergenza e la solidarietà, poi la conoscenza della malattia e l’organizzazione e, infine, la stanchezza e la completa dimenticanza di quello che gli operatori sanitari hanno fatto. Il nostro è un Paese senza memoria".

A distanza di 1.095 giorni da quel 20 febbraio 2020 in cui alle 20 i medici del San Matteo andarono a Codogno a prendere il primo paziente Covid, Raffaele Bruno, direttore di Malattie infettive del San Matteo sinterizza così i tre anni trascorsi.

Sono stati commessi errori?

"Abbiamo fatto tutto quello che era umanamente possibile con le conoscenze di allora".

Lei ha mantenuto alcune abitudini acquisite in questi tre anni?

"Sicuramente ho migliorato, al di fuori dell’ospedale, la mia igiene delle mani".

In tre anni la comunità scientifica cosa ha imparato sul Covid?

"È cambiato tutto. Ora abbiamo molte armi per combattere e prevenire; dai vaccini ai farmaci antivirali specifici, agli antiinfiammatori".

Qualcuno sostiene che sia arrivato il momento di cambiare strategia, come va affrontato il Covid?

"La strategia è quella di affrontare la malattia come una delle tante malattie virali respiratorie. Ora, il vero problema sono i pazienti fragili, gli immunodepressi".

La pandemia è partita dalla Cina e ha colpito la pianura padana, crede ci sia una correlazione tra Covid e inquinamento?

"Non penso. Piuttosto, credo ci sia un problema di comportamento dell’uomo sulla flora e sulla fauna che innesca una sorta di ribellione della natura. Nel caso del Covid si tratta del passaggio di un virus degli animali all’uomo. È l’uomo che ha fatto una invasione di campo nel mondo animale".

Il Covid che eredità lascia?

"Ha messo in luce le fragilità evidenziando come un evento inaspettato dovuto a un microrganismo invisibile possa mettere in crisi l’economia mondiale e le società avanzate". Manuela Marziani