
L’accusa è di corruzione e di aver agevolato il sodalizio mafioso: avrebbe veicolato un messaggio da parte del boss di Cosa Nostra Domenico “Mico“ Farinella nel carcere di Voghera (nella foto) in cambio di un orologio di valore. Per questo Giuseppe Rubbino, in forze alla polizia penitenziaria, è a processo a Termini Imerese, in Sicilia, dove ieri era attesa l’apertura del dibattimento che lo vede coinvolto come imputato con un altro soggetto. L’indagine che l’ha portato alla sbarra era culminata nel giugno 2020 con l’operazione dei carabinieri denominata “Alastra“, nella quale era stato bloccato Farinella che era uscito dal carcere l’anno prima: secondo le accuse una volta in stato di libertà avrebbe ripreso il controllo del mandamento di San Mauro Castelverde (Palermo). Sono contestati tra gli altri episodi estorsivi ai danni di imprenditori e commercianti del territorio. Nella stessa inchiesta che aveva visto in tutto tredici indagati era finito nei guai anche Rubbino, che si trova a piede libero e ora risulta essere stato sospeso dalla Polizia penitenziaria. Secondo le accuse, Rubbino sarebbe entrato in contatto col boss Farinella perché quest’ultimo nel 2019 al termine di una lunga detenzione si era stabilito in città a Voghera. Per l’accusa i due avrebbero avuto diversi incontri: il boss avrebbe ottenuto che l’agente passasse una comunicazione a un detenuto del carcere di Voghera. La ricompensa sarebbe consistita in un orologio. Rubbino, con un altro imputato, ha scelto il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio.
Altre undici persone tra cui Farinella hanno invece optato per il giudizio abbreviato e le loro posizioni sono state stralciate. L’udienza di ieri è stata subito rinviata al 15 ottobre perché il difensore di Rubbino, l’avvocato Luca Angeleri, ha depositato una memoria con cui ha sollevato un’eccezione relativa alla competenza territoriale. "Ritengo che la competenza territoriale della vicenda sia del tribunale di Pavia, abbiamo ritenuto di reiterare l’eccezione già sollevata in udienza preliminare, speriamo sia accolta. Altrimenti, affronteremo il processo a Termini Imerese: siamo convinti non ci sia nulla di ciò che viene contestato", ha commentato il legale. L’eccezione in udienza preliminare era stata rigettata dal Gip, il Collegio ora comunicherà la propria decisione alla prossima udienza. Nicoletta Pisanu