Riso Scotti, il cuore d’oro dei dipendenti: "Vogliamo aiutare chi è in difficoltà"

A marzo la raccolta fondi per il San Matteo di Pavia, ora la donazione di 20mila pasti alla Caritas

Riso Scotti

Riso Scotti

Pavia, 30 aprile 2020 - Riso e pasta di riso per quasi 20mila pasti, oltre 2mila porzioni di gallette di riso e più di 5mila porzioni per colazioni a base di barrette, merendine e bevande vegetali. La donazione è stata consegnata ieri alla Caritas diocesana di Pavia da parte dei dipendenti della Riso Scotti. Ad aprile, infatti, hanno rinunciato tutti al loro “Riso del mese”, un consistente kit di prodotti che è una tradizione dell’azienda pavese. Ma l’emergenza sanitaria del coronavirus ha spinto i dipendenti della Riso Scotti a questo gesto di solidarietà.

«In questo periodo così difficile e delicato - dice ringraziando il direttore della Caritas, don Dario Crotti - è cruciale il sostegno alimentare ai molti indigenti e nuovi bisognosi che l’emergenza ha creato. Le tante donazioni che stiamo ricevendo, frutto dell’altruismo di una comunità coesa, ci consentiranno nel medio e lungo periodo di prenderci cura di tutti, specialmente degli ultimi". È il secondo gesto di solidarietà dei dipendenti della Riso Scotti, dopo l’iniziativa “Un’ora per la vita” a marzo, quando avevano donato al Policlinico San Matteo l’equivalente di un’ora o più del loro compenso, raccogliendo 51.540 euro per l’acquisto di 5 ventilatori polmonari.

"Ancora una volta - commenta il promotore dell’iniziativa, Alessandro Giani - un piccolo gesto di tutti noi dipendenti ha potuto trasformarsi in un’opportunità di solidarietà a favore di chi vive una terribile difficoltà". "Guardo a tutti coloro che lavorano in azienda con profondo rispetto - commenta il presidente Dario Scotti -, nessuno ha mai smesso un minuto, nonostante le difficoltà, i tanti protocolli da rispettare. Sono settimane di grande sacrificio e ciò che ci aspetta non sarà facile, ma in Riso Scotti si vivono e condividono i momenti belli e quelli più difficili, proprio come si fa in una grande famiglia. Vedere manifestazioni così concrete, delicate ed umane come quelle indirizzate al Policlinico San Matteo e alla Caritas mi riempiono davvero di orgoglio".