Choc in città per l’arresto del dg Asst Il presidente Cri: "Tanta amarezza"

Fu proprio Piacentini a far scattare le indagini con un esposto: "Le autorità hanno ascoltato il nostro appello"

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di Stefano Zanette

Tanta amarezza. E preoccupazione. Non si sono fatte attendere le reazioni a Pavia per l’arresto (ai domiciliari) del direttore generale dell’Asst, Michele Brait, insieme al dirigente responsabile dell’Unità operativa semplice Dipartimento gare della stessa Asst, nonché Responsabile unico del procedimento (Rup), Davide Rigozzi, e ai due amministratori di fatto della cooperativa First Aid. Per la già nota inchiesta della Procura, con indagini della Guardia di finanza, sul bando di gara del 2017 per l’affidamento dei servizi di trasporto sanitario in ambulanza per gli ospedali dell’Asst. "Le autorità non hanno lasciato inascoltati i nostri appelli" il commento del presidente del Comitato di Pavia della Croce Rossa, Alberto Piacentini, che con l’esposto-denuncia sulle presunte irregolarità dell’appalto aveva fatto scattare le indagini. "Noi - dice Piacentini - all’epoca dei fatti, era il 2017, insieme alle pubbliche assistenze che operano sul territorio, avevamo manifestato perplessità sulla gestione dell’appalto. Evidentemente le forze dell’ordine non hanno lasciato inascoltati i nostri appelli". Ma non c’è soddisfazione, anzi. "Ricordo che l’appalto non più assegnato alle Croci della provincia di Pavia - aggiunge Piacentini - ha messo in serie difficoltà economica alcune di queste realtà che da decenni operano sul territorio e che da anni svolgevano con dedizione questa attività di trasporto". Un’amarezza che non può che accrescere con le parole intercettate, riportate nell’ordinanza delle misure cautelari firmata dal Gip Maria Cristina Lapi: in una telefonata Rigozzi ammette "ho smontato tutto un castello che c’era" e in un’altra conversazione con Brait (intercettata) ha ribadito "ho rotto una situazione ventennale". Sul fronte reazioni, il primo commento ieri è arrivato dal consigliere regionale M5S, Simone Verni: "Risale a maggio 2018 la mia richiesta di accesso agli atti alla Asst Pavia con la quale chiedevo tutta la documentazione relativa al bando indetto per il trasposto sanitario. Le modalità di aggiudicazione ci lasciavano dubbi e oggi, purtroppo, abbiamo appreso che anche la magistratura ha rilevato probabili irregolarità". "Esprimiamo la nostra amarezza per quanto sta avvenendo" commenta il consigliere regionale Pd Giuseppe Villani.

"Quanto accaduto colpisce al cuore - dice il senatore Pd Alan Ferrari - l’azienda sociosanitaria pavese che è presidio importantissimo per la provincia nella lotta al Covid, e siamopreoccupati per la continuità del lavoro, che non vorremmo venisse meno in piena pandemia". Nessun commento dall’Asst, che nel procedimento è comunque parte offesa, se non la rituale fiducia nella magistratura.