Un ateneo privilegiato per l’accesso al mondo del lavoro, che si distingue per una presenza di studenti provenienti da tutte le regioni italiane e come polo d’attrazione per gli stranieri. Il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea ha presentato il Rapporto 2025 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati. Secondo i dati, il 90,7% dei laureati 2024 a Pavia è contento dell’esperienza fatta e l’89% è soddisfatto del rapporto col corpo docente. Relativamente alla condizione occupazionale sono stati analizzati 81 atenei per un totale di 690mila laureati, analizzando i risultati raggiunti nel 2024. Per i laureati dell’Università di Pavia i tassi di occupazione a un anno dal conseguimento dal titolo sono superiori alla media nazionale, sia per chi non prosegue dopo la triennale sia tra i laureati di secondo livello. A un anno dal diploma di laurea, il tasso di occupazione per i laureati triennali è dell’83,1%. Tra i laureati magistrali a ciclo unico il tasso di occupazione è pari all’87,0%. A cinque anni dalla laurea l’occupazione sale al 90,9%.
La quota di laureati di cittadinanza estera è pari al 9,7% (il dato lombardo è del 5,4%) A Pavia un terzo dei laureati (32,5%) proviene da fuori regione, mentre la media degli altri atenei lombardi è del 19,7%. "All’Università di Pavia – commenta il rettore Francesco Svelto – la vicinanza docente-studente si traduce in una notevole soddisfazione dei laureati per il corso frequentato, la didattica e l’ateneo scelto. Essere poi inseriti in un territorio produttivo, fa sì che sia elevatissimo il tasso di occupazione. I nostri laureati hanno anche uno stipendio mediamente superiore". M.M.