MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia, case popolari: 500 domande, 30 appartamenti. Protesta in Consiglio: "Casa subito!"

Le famiglie hanno interrotto i lavori nella sala consiliare, con slogan e striscioni. Chiesto un piano straordinario per ristrutturare gli alloggi e nuove costruzioni

La protesta in Consiglio comunale

 

Pavia, 24 maggio 2022 - Sono tornate in Consiglio comunale le famiglie dell'assemblea per il diritto alla casa. Lo hanno fatto ieri sera perché la scorsa settimana si è chiuso il bando per l'assegnazione delle case popolari e sono state circa 500 le domande presentate a fronte dei 30 appartamenti messi a disposizione. Erano ben più di 30 i nuclei che ieri hanno sfilato, una alla volta, in mezzo agli scranni consiliari con un cartello che reclamava "Casa subito". 

Per diversi minuti gli esponenti dell'assemblea sono rimasti in silenzio, ad ascoltare le risposte alle istant question presentate dai consiglieri sul ponte di via Ghisoni, che dovrebbe essere pronto entro fine luglio e sulla Corripavia che quest'anno non si farà, poi sono entrati tutti insieme nella sala consiliare con uno striscione con scritto "Casa, diritti, dignità". "Casa subito" e "Basta sfratti" hanno gridato interrompendo i lavori.

A questo punto, tra le minacce di un intervento della polizia locale, l'assemblea ha chiesto e ottenuto un colloquio con l'assessore alla casa Anna Zucconi. "L'assessore sostiene che la situazione migliorerà con 44 appartamenti comunali per i quali sono stati stanziati fondi per la ristrutturazione - hanno fatto sapere dall'Assemblea - e l'uscita di un bando per l'erogazione di contributi alle famiglie che hanno visto i propri redditi calare a causa del Covid. Per noi non basta: il Comune deve intervenire con un piano straordinario per ristrutturare anche le altre case popolari di sua proprietà e per garantire case transitorie alle famiglie sotto sfratto. L'amministrazione comunale avendo un avanzo di bilancio di 15 milioni di euro, può farlo".