Pavia, caporalato nei trasporti in ambulanza: sequestro di beni per oltre 400mila euro

Eseguiti i sequestri disposti dall'autorità giudiziaria: mezzi sanitari e autovetture, liquidità monetarie, le quote societarie di 4 imprese e 2 immobili

Pavia, caporalato nei trasporti in ambulanza (Frame video Gdf)

Pavia, caporalato nei trasporti in ambulanza (Frame video Gdf)

Pavia, 15 dicembre 2020 - La Compagnia di Pavia della Guardia di finanza ha sequestrato beni e denaro per 440mila euro, nell'ambito di un'indagine sul caporalato nel settore dei trasporti in ambulanza. Lo scorso 12 marzo erano stati denunciati per caporalato i 3 amministratori di una cooperativa sociale, nel settore dei trasporti sanitari, che gestisce 15 ambulanze e, negli ultimi 7 anni, avrebbe sfruttato 54 lavoratori, di fatto impiegati come dipendenti ma inquadrati come soci volontari.

"Le investigazioni - spiega il comunicato delle Fiamme gialle pavesi - hanno fatto emergere che gli stipendi, a fronte di orari lavorativi massacranti, erano mascherati da rimborsi spese mai documentati e paghe nettamente inferiori a quanto previsto dal Contratto collettivo nazionale. Sono stati documentati casi di doppi o tripli turni di lavoro senza che venissero concesse le adeguate ore di riposo e il dovuto pagamento delle ore di straordinario, con evidenti riflessi negativi sul personale che si trovava alla guida delle autoambulanze".

Ora l'autorità giudiziaria di Pavia ha disposto il sequestro preventivo di denaro contante e immobili. "Le attività - prosegue la nota del Comando provinciale di Pavia della Finanza - hanno consentito di denunciare un soggetto per caporalato e di applicare per i medesimi fatti una sanzione anche alla società da lui gestita". Nel dettaglio, sono stati sequestrati "fino alla concorrenza della somma decretata dal Gip di Pavia, ovvero 440mila euro": mezzi sanitari e autovetture, liquidità, le quote societarie di 4 imprese riconducibili al responsabile e 2 immobili intestati solo formalmente a un prestanome.