Cadavere ritrovato nella ex Snia La Procura chiede l’archiviazione

Cadavere ritrovato nella ex Snia  La Procura chiede l’archiviazione

Cadavere ritrovato nella ex Snia La Procura chiede l’archiviazione

Indagini chiuse, senza responsabilità. E’ stata infatti chiesta l’archiviazione per l’inchiesta sul ritrovamento, il 18 ottobre dello scorso anno, del cadavere all’interno dell’ex Snia. Già dopo l’autopsia sul corpo della donna, identificata in una 40enne italo-tunisina senza fissa dimora, era emersa la causa naturale del decesso, non un omicidio come inizialmente ipotizzato, anche se la Procura e la squadra Mobile della Questura di Pavia hanno continuato a indagare sull’ipotesi di reato di occultamento di cadavere.

Nel corso delle indagini erano anche stati rintracciati e ascoltati, come persone informate sui fatti, altri senza fissa dimora che nello stesso periodo della morte della donna, che risale ad alcuni mesi prima del ritrovamento, avevano frequentato l’area dismessa dell’ex Snia, posta sotto sequestro dopo il ritrovamento del corpo. Ma l’inchiesta è sempre rimasta a carico di ignoti, senza nessun iscritto nel registro degli indagati. E gli accertamenti tecnici, dopo aver escluso l’ipotesi dell’omicidio, hanno anche fornito un’ipotesi di ricostruzione dei fatti che scarta anche l’occultamento del cadavere. Già dai primi esiti era emerso che il corpo non era stato bruciato, anche se parso carbonizzato al momento del ritrovamento, per effetto della decomposizione dei tessuti e di un telo di plastica che lo ricopriva insieme a fogliame sotto a un cespuglio. Ma la stessa ruspa che aveva portato alla luce il cadavere, aveva già smosso terra e fogliame nei giorni precedenti nella stessa area dismessa, facendo così prevalere l’ipotesi che l’apparente occultamento del corpo fosse in realtà la conseguenza di quegli stessi lavori.

S.Z.