MANUELA MARZIANI
Cronaca

Bufera sul Comune . Maggioranza in bilico

Pavia, rapporti sempre più tesi fra chi governa a palazzo Mezzabarba. La gestione della piscina di Bereguardo fra i motivi del contendere.

Bufera sul Comune . Maggioranza in bilico

Bufera sul Comune . Maggioranza in bilico

Rapporti sempre più tesi all’interno della maggioranza che governa palazzo Mezzabarba. E sullo sfondo c’è sempre Asm. La gestione della piscina di Bereguardo, ma anche il programma previsto per i 120 anni dalla fondazione della multiservizi non sono piaciuti a molti consiglieri. Lidia Decembrino (Forza Italia), presentando un’istant question insieme a Niccolò Fraschini (Pavia Prima) ha puntato l’accento sulla mancanza di comunicazioni tra via Donegani e i suoi maggiori azionisti. E ieri sera anche Fratelli d’Italia ha puntato i piedi. I consiglieri lo hanno fatto nel corso di un incontro di maggioranza fissato per discutere le diverse criticità del trasporto pubblico locale e il contratto assegnato ad Autoguidovie che, se sarà prorogato, porterà a Pavia un buon numero di autobus elettrici. In quella sede, però, i quattro consiglieri del partito di Giorgia Meloni hanno messo all’angolo il primo cittadino Fabrizio Fracassi dicendogli che, o si incontrano e chiariscono i rapporti con Asm o diserteranno l’aula fin dalla prossima seduta convocata per giovedì sera. Una seduta non di routine perché proprio giovedì dovrebbe iniziare la discussione sulla variante al piano di governo del territorio, dopo le oltre 4mila osservazioni presentate dai cittadini. Se dovessero venir meno i consiglieri di Fratelli d’Italia il documento più importante dell’amministrazione a guida leghista, non passerebbe.

L’insoddisfazione per nulla celata da Lidia Decembrimo, che in Consiglio ha detto "adesso basta", quando ha sentito ammettere dal sindaco di non essere stato informato dell’intenzione dell’ex municipalizzata di gestire l’impianto natatorio di Bereguardo dopo aver ritenuto improduttivo gestire la piscina di via Folperti, ma anche la decisione assunta da Asm di ridurre da tre a un componente l’organismo di vigilanza fatta passare come una scelta economica, stanno contagiando altri consiglieri pronti a dare battaglia.