
Maurizio Poggi
Pavia – Non sono ancora finite le polemiche legate allo sciopero proclamato per lo scorso venerdì da Cgil e Uil. Dopo le diatribe nazionali arriva anche uno strascico locale, un possibile atteggiamento antisindacale da parte della Provincia. A sollevare il caso è il segretario provinciale Uil Fpl Maurizio Poggi perché l’amministrazione di piazza Italia non ha consentito ai circa duecento dipendenti di partecipare all’assemblea territoriale organizzata da Cgil e Uil in previsione dell’astensione dal lavoro, perché fuori della sede provinciale, in via Damiano Chiesa nella sede della Camera del lavoro.
"La provincia di Pavia conta 186 Comuni - ha spiegato Poggi - e quando si tengono le assemblee per i nuovi contratti o per illustrare le motivazioni di uno sciopero o di uno stato d’agitazione, si scelgono sedi territoriali, non si tengono in tutti i municipi altrimenti non ci basterebbe un anno". Il segretario generale della Provincia Alfredo Scrivano, invece, ha chiesto a Fp Cgil e a Uil Fp, di riformulare la richiesta, ricordando che il contratto collettivo nazionale prevede che "i dipendenti pubblici hanno diritto di partecipare durante l’orario di lavoro ad assemblee sindacali in idonei locali concordati con l’amministrazione".
"Il contratto nazionale dei lavoratori degli enti locali non impedisce al personale di uscire per partecipare ad un’assemblea - ha aggiunto Poggi -. Lo Statuto dei lavoratori stabilisce principi generali e non ostacola soluzioni adottate da anni, come quella di uscire dalla sede di lavoro. Da sempre ci si comporta in questo modo, non è una novità di oggi". Secondo la Uil, quindi, vietare l’assemblea è stata un’azione di disturbo che merita un approfondimento davanti a un giudice. "Il nostro ufficio legale che abbiamo subito interpellato ritiene ci siano gli estremi per un comportamento antisindacale - ha proseguito Maurizio Poggi -, mentre la segreteria della Cgil sta valutando con i propri esperti di diritto come rispondere. Se riterranno che sia stato adottato un comportamento scorretto, agiremo insieme. Altrimenti procederemo per conto nostro".