Lo storico ex ospedale Arnaboldi di Broni (costruito nel 1875) diventa primo esempio, in provincia di Pavia, della riforma sanitaria regionale come Casa di Comunità. "Un progetto – ha detto ieri l’assessore al Welfare, Letizia Moratti – che abbiamo deciso di attuare quando eravamo certi di avere le risorse necessarie". Complessivamente sono 35 i milioni stanziati, per questo servizio, in provincia di Pavia.
All’inaugurazione erano presenti una cinquantina di sindaci dell’Oltrepo orientale e centrale e Fabrizio Fracassi (Pavia), consiglieri regionali, il deputato Alessandro Cattaneo, l’europarlamentare Angelo Ciocca.
"La Casa di Comunità di Broni rappresenta un modello d’integrazione dei servizi socio sanitari – è stato detto – dedicati ai cittadini dell’Oltrepo Pavese".
Nella struttura rinnovata sono previsti gli studi dei medici di base, l’assistenza domiciliare, i poliambulatori specialistici, il Centro vaccinale, l’Unità di raccolta sangue, il Consultorio e l’innovativo servizio degli infermieri di famiglia, presenti 7 giorni su 7. La Casa sarà dotata di una nuova e moderna strumentazione diagnostica per l’ambulatorio di oculistica e il Centro per il mesotelioma.
Pierangela Ravizza