Alla Protezione civile la villetta confiscata alla mafia

Consegnato un immobile. Gli altri due diventeranno. Casa della musica . e sede delle associazioni

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Villette confiscate alla mafia nel 2020, il Comune ha consegnato la prima alla Protezione civile. Gli immobili situati in via Francesco Fasoli e via Leoni appartenevano al clan Mangano. Il Comune di Pieve, dopo l’assegnazione della villa, partecipó a un bando della Regione aggiudicandosi poi, unico su 11 municipi partecuipanti, il finanziamento che ha in seguito coperto il 90% della ristrutturazione.

"Un successo per un Comune così piccolo, che ha potuto recuperare i tre immobili abbandonati e restituirli alla comunità con l’idea di implementare i servizi per i cittadini – commenta il sindaco Stefano Guerciotti (nella foto) – La prima a beneficiarne sarà proprio la Protezione civile, che ha ricevuto oggi le chiavi della villa dove trasferire la propria sede direzionale e allestire spazi adeguati per la formazione e i corsi di aggiornamento". Ci sono però già progetti per gli altri due immobili. "La seconda e la terza villa saranno destinate ad attività ricreative, culturali e sociali. Una diventerà la Casa della musica, per consentire ai ragazzi di suonare e fare le prove in un luogo insonorizzato; l’altra diventerà la Casa delle associazioni".

"È una grande soddisfazione per l’Amministrazione comunale – sottolinea Guerciotti – restituire alla comunità un immobile sottratto alla mafia, rimarcando il messaggio che le istituzioni vincono sulla criminalità organizzata. In questo caso poi ci rende particolarmente orgogliosi l’idea di contribuire a sostenere la Protezione civile, il cui operato sul territorio è sempre più prezioso e indispensabile. Ringraziamo infine la Regione per aver creduto nel nostro progetto e aver sostenuto economicamente quasi l’intero importo della rstrutturazione".

P.A.