MANUELA MARZIANI
Cronaca

Aler, a Pavia ristrutturati 48 alloggi

Si riduce il numero delle famiglie in attesa. Diversi i nuclei stranieri a beneficiarne

Le case popolari in via Siro Zanella

Pavia, 6 aprile 2018 - Un aiuto concreto per 48 delle 563 famiglie in graduatoria che aspettano un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Aler ha ristruttutato una cinquantina di appartamenti che si trovano soprattutto in via Colombarone e in via Zanella, ma anche in via Scala e in molte altre zone della città. Appartamenti che erano stati lasciati in pessime condizioni dagli inquilini che li avevano precedentemente occupati o che avevano bisogno di interventi di adeguamento per quanto riguarda gli infissi e soprattutto gli impianti ormai non più a norma. Per affrontare gli interventi sono stati aperti numerosi cantieri e ora che le opere si sono concluse, le case potranno avere dei nuovi inquilini.

«Quarantotto famiglie potranno avere una casa - ha detto il presidente di Aler Pavia-Lodi Franco Bettoni -, è un risultato importante possibile raggiunto grazie a una collaborazione diretta tra Aler Pavia-Lodi e la Regione che ha finanziato il progetto per 768mila euro. Con la riqualificazione del nostro patrimonio, potremo dare risposte concrete al fabbisogno abitativo delle famiglie meno abbienti». In provincia sono 4.810 gli alloggi di proprietà di Aler e 2.260 nel solo capoluogo. Moltissimi appartamenti che, però, hanno parecchi anni sulle spalle e si vedono tutti. «I lavori di manutenzione straordinaria - ha aggiunto il direttore generale Alfonso Mercuri - sono stati finalizzati ad adeguare gli impianti elettrici, termici ed idrico sanitari e dove è stato necessario anche a migliorare la fruibilità degli spazi, nel rispetto delle vigenti normative, quindi a rendere abitabili appartamenti non agibili.

Negli ultimi tre anni sono stati ristrutturati nella sola nella città di Pavia 240 alloggi e se sommiamo questi 48 alloggi, ci avviciniamo a 300 appartamenti resi agibili e abitabili. Numeri importanti». Numeri che hanno permesso anche di ridurre le famiglie in graduatoria per avere un alloggio che fino ad alcuni anni fa erano circa 900 e ora sono diventate 563, 281 delle quali sono di origine straniera. Le prime 48 presto riceveranno le chiavi di un alloggio e tra coloro che occupano gli iniziali 100 posti, sono 44 i nuclei familiari stranieri. Tra chi vive in una casa di edilizia popolare, però, ci sono anche diverse famiglie che non pagano le spese condominiali. Il Comune ha calcolato che nelle sue casse mancano 119.419 euro, soldi che spera di recuperare attraverso la società Abaco.