"Agli studenti uno scranno in Consiglio"

Liceali e universitari reclamano la possibilità di dire la loro sul futuro di Pavia

Trentamila studenti tra universitari e liceali, che generano un giro d’affari di quasi 200 milioni tenendo conto solo degli introiti dei bar, eppure le istanze dei più giovani vengono considerate soltanto in campagna elettorale e poi accantonate. Per portarle avanti, gli under 30 sono disposti a mettersi in gioco cercando qualcuno che voglia correre alla conquista di uno scranno in Consiglio comunale. Se ne è parlato ieri al Broletto nel corso di un incontro senza loghi di partito per evitare che qualcuno metta la bandiera su problemi che aspettano una soluzione da troppo tempo. "I giovani rappresentano un motore anche economico per Pavia – ha detto uno degli organizzatori, Matteo Chiù – Ma la città è abbandonata a se stessa e piano piano sta morendo, mentre noi vorremmo riprendesse forza come merita una città universitaria". Luoghi d’incontro, valorizzazione degli oratori anche per contrastare le baby gang, rilancio dello spazio verde dell’area Vul ma anche la possibilità di utilizzare i campi da calcio di quartiere: sono alcune delle idee che i giovani lanciano. Hanno bisogno di spazi da frequentare per non passare le serate sulle scalinate del Duomo o in piazza della Vittoria. "Vorremmo giovani in Consiglio comunale per pensare alla Pavia del futuro. Purtroppo i politici si mostrano sensibili in campagna elettorale ma poi non portano avanti le nostre richieste. Noi le formuleremo con cura e le consegneremo ai canditati, poi vedremo se qualcuno ci ascolterà".

M.M.