Acampada pro Palestina: "L’Università non dialoga"

Martedì sera l’assemblea del contro-senato accademico

Acampada pro Palestina: "L’Università non dialoga"

Acampada pro Palestina: "L’Università non dialoga"

Alcuni docenti e diversi dipendenti dell’Università hanno voluto essere presenti e sono intervenuti martedì sera all’assemblea del “Contro-Senato“ che si è tenuta nel cortile Volta dove, dal 17 maggio si è insediato un accampamento per la liberazione della Palestina. Una presa di posizione netta dell’Ateneo contro il genocidio in atto, cessazione dei rapporti dell’Università, degli enti governativi, di aziende società con lo Stato d’Israele, cessazione dei rapporti tra UniPv e ogni industria coinvolta nella commercializzazione di strumentazione bellica, ma anche l’apertura di corridoi universitari senza vincoli di censura chiedono gli studenti. "Manca il dialogo con i vertici dell’Università – sostengono i manifestanti –. Abbiamo cambiato referente e dal prorettore vicario Giampaolo Azzoni siamo passati al professor Tomaso Vecchi, ma non siamo riusciti a sbloccare la situazione". Il 20 maggio una delegazione di studenti avrebbe voluto partecipare alla seduta del Senato accademico e non è stata accolta. "L’atteggiamento – sottolineano gli studenti – sembra puntare a impedire il coinvolgimento diretto dei lavoratori, che sono il perno sul quale si regge l’Ateneo insieme a noi studenti. Purtroppo, però, i vertici dell’Ateneo non intendono ascoltarci". I manifestanti stanno anche cercando di coinvolgere le organizzazioni sindacali confederali e di base, chiedendo loro di appoggiare le richieste degli studenti. M.M.