MANUELA MARZIANI
Cronaca

Alt al parco fotovoltaico. La Provincia frena:: "Va prima verificato l’impatto ambientale"

Pavia, oltre 17mila pannelli su un’estensione di 15 ettari a Fossarmato. Goppa: ora si apre il capitolo della Via che affronteremo con scrupolo.

Pavia, oltre 17mila pannelli su un’estensione di 15 ettari a Fossarmato. Goppa: ora si apre il capitolo della Via che affronteremo con scrupolo.

Pavia, oltre 17mila pannelli su un’estensione di 15 ettari a Fossarmato. Goppa: ora si apre il capitolo della Via che affronteremo con scrupolo.

Oltre 17mila pannelli su un’estensione complessiva di 15,4 ettari, la società che intendeva realizzare l’intervento a Fossarmato, Renantis Solutions, avrebbe voluto ricevere dalla Provincia un via libera in tempi brevi, ma piazza Italia ha bloccato la procedura semplificata, disponendone la valutazione di impatto ambientale. Anche i comitati che si sono formati nel quartiere periferico della città avevano chiesto la Via a maggior tutela di cittadini e territori. Come riporta il decreto, infatti, "le aree dei progetti Pavia 1 e Pavia 3 si trovano in zona agricola a una distanza inferiore di 500 metri dallo stabilimento industriale Stem a Prado. Anche Pavia 2 si trova in area agricola a una distanza inferiore di 500 metri dalla cabina primaria E-distribuzione adiacente".

"Il provvedimento della Provincia – ha aggiunto l’assessore all’ambiente del Comune di Pavia, Lorenzo Goppa (M5S) – conferma la fondatezza delle nostre perplessità e delle criticità rilevate dai cittadini: questo progetto non esclude danni all’ambiente e alla biodiversità e non prevede né compensazioni né mitigazioni. Siamo fieri di aver dato voce alla battaglia dei residenti di Fossarmato e di aver ottenuto questo primo importante risultato. Ora si apre il capitolo della Via, che affronteremo con altrettanta meticolosa attenzione. Siamo favorevoli al fotovoltaico, purché non consumi suolo e non danneggi l’ambiente".

Il progetto di Fossarmato, partito come un intervento di 4mila pannelli poi si è allargato andando a toccare zone di coltivazione del pregiato riso Carnaroli. "Quando, progetti come questo, contrappongono l’esigenza di produrre energie rinnovabili al sacrificio di suolo agricolo – ha aggiunto la consigliera regionale del M5S Paola Pollini –, bisogna avere il coraggio di fermarsi e chiedersi se si tratti della scelta giusta. Così come è stato presentato infatti questo progetto è più simile, per effetti su ambiente e territorio, all’insediamento di una logistica piuttosto che a un intervento sostenibile".

Il progetto naturalmente non è accantonato: "Il fotovoltaico è un tema nobile – ha proseguito Goppa –, ma non si può sacrificare la biodiversità e l’impatto ambientale. Diciamo che la partita è sull’1-0 per noi, vedremo come procederà".