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Abbandono dei rifiuti, una piaga. Robbio vuole scovare i furbetti. Nuove foto-trappole più potenti

La strada per Novara usata come discarica. Il sindaco: potenzieremo il sistema di controllo con apparecchi con maggiore autonomia.

Il sindaco di Robbio Roberto Francese L’amministrazione ha deciso un giro di vite per fermare gli scarichi abusivi di rifiuti

Il sindaco di Robbio Roberto Francese L’amministrazione ha deciso un giro di vite per fermare gli scarichi abusivi di rifiuti

Saranno necessarie delle nuove foto-trappole per evitare l’abbandono selvaggio dei rifiuti che sta interessando nell’ultimo periodo il territorio di Robbio. In realtà si tratta di una problematica che, per la sua conformazione morfologica, riguarda l’intero territorio lomellino. La vasta area di campagne, le moltissime strade che costeggiano campi e canali, rendono pressoché impossibile intercettare chi, anziché utilizzare le vie canoniche per lo smaltimento dei rifiuti, in particolare ingombranti e speciali, preferisce disfarsene facilmente incurante dei rischi per l’ambiente. Non è un caso che nel corso del 2024 sono state diverse le discariche abusive scoperte dalle forze dell’ordine anche con l’utilizzo dei droni.

A Robbio in particolare nel mirino è finita via Vespolate, la strada che conduce alla vicina provincia di Novara, già oggetto di più di un intervento di pulizia nell’arco di poche settimane. Il problema, anche questo diffusissimo, è che è sufficiente che qualcuno abbandoni una quantità consistente di rifiuti per fare in modo che anche altri facciano lo stesso creando, in pochissimo tempo, accumuli importanti. Robbio dispone di una ampia isola ecologica che è aperta tre giorni a settimana anche se è tutto da capire se chi abbandona i rifiuti risiede nel territorio del Comune o, più facilmente, nelle aree limitrofe.

"Da tempo, a intervalli regolari, troviamo ogni sorta di rifiuto – spiega Roberto Francese, sindaco del centro lomellino – e le attuali foto-trappole non sono state sufficienti per identificare i responsabili, anche se quel tratto di strada è stretto e trafficato e trovare l’attimo giusto per disfarsi dei rifiuti non è facile". Uno dei problemi delle fototrappole è legato alla contenuta durata delle batterie e della memoria: le une si consumano in fretta, la seconda si riempie velocemente. "Cercheremo di posizionarne altre, più potenti – conclude il primo cittadino – magari in questo modo riusciremo a cogliere sul fatto i responsabili".

Umberto Zanichelli