A cena contro la violenza giovanile: "Le idee le abbiamo, facciamo rete"

Lo psicologo Goffredo Bordese mette a tavola le associazioni. Anche suo figlio è stato aggredito

A cena contro la violenza giovanile: "Le idee le abbiamo, facciamo rete"

A cena contro la violenza giovanile: "Le idee le abbiamo, facciamo rete"

Tutti attorno a un tavolo contro la violenza giovanile. Questa sera la locanda etica “I Fiulot“ si apre alle diverse associazioni della provincia ma anche alla popolazione per discutere come dare una risposta all’ondata di violenza nei più giovani. L’idea è venuta a Goffredo Bordese (nella foto), psicologo e gestore del ristorante-cooperativa, dopo l’ultima aggressione ai danni di un 14enne preso a sassate in Strada Nuova.

"Quel ragazzino è amico di mio figlio – spiega Bordese – e anche a lui era successo a giugno di essere aggredito. Mi sono domandato perché e che cosa si potesse fare. Invece di fare lo psicologo-trombone o semplicemente l’adulto che critica i giovani, come spesso si legge sui social, ho pensato di far emergere quanto di bello c’è a Pavia. Perché molte associazioni realizzano iniziative interessanti ma siamo isole, che devono essere collegate con dei ponti". I ponti saranno le cene, la prima stasera a 20 euro (bevande incluse): 5 euro andranno al progetto che dovrà essere definito e che molto probabilmente non sarà subito pronto. Durante ogni appuntamento ciascuna associazione presenterà le proposte su come rispondere al disagio.

"Un’idea già c’è – aggiunge Bordese –. Quella di una cooperativa che propone un educatore di strada, che agisca sul campo e crei un dialogo con i ragazzi. Magari qualche associazione ha già degli educatori disponibili o un’altra idea da sviluppare e mettere in atto rapidamente".

La serata sarà accompagnata da musica dal vivo e aperta a diverse associazioni che vanno dal Piccolo Chiostro all’Acli fino alla locanda Mulino di Suardi, a Soleterre e a gruppi di Voghera perché i problemi sono uguali dappertutto. "Sarà la prima di tante altre serate per fare rete e provare a fare qualcosa".