
Ritorno alla vita per il glorioso stadio Sada
Monza, 22 giugno 2025 – Dopo decenni in fase di decadenza, è tornato a splendere lo stadio Sada di Monza. Alla cerimonia di riconsegna dell’impianto, completamente rinnovato, hanno partecipato, il sindaco Paolo Pilotto, l’assessora allo Sport Viviana Guidetti e i rappresentanti della Juvenilia Fiammamonza, società oggi custode della tradizione sportiva tra calcio femminile e maschile.
Lo stadio Sada, costruito nel 1945 e intitolato dal 1965 a Gino Alfonso Sada – imprenditore illuminato e padre del presidente Claudio Sada – ha rappresentato per decenni il tempio del calcio monzese. Fu proprio lì che l’Ac Monza, prima di approdare allo stadio Brianteo, disputò stagioni memorabili in Serie B. Oggi, a ottant’anni dalla sua nascita, l’impianto si ripresenta alla città con un volto fresco, ma l’anima di sempre. I lavori hanno interessato ogni angolo: dalla ristrutturazione della biglietteria – ora lunga 78 metri e larga sei – alla riqualificazione delle coperture, al consolidamento strutturale di travi e pilastri, fino alla verniciatura delle facciate con i colori originari. Un intervento certosino, che ha richiesto il confronto con la Soprintendenza per tutelare il valore storico dell’edificio. Tra le novità più attese, il rifacimento del piazzale-parcheggio antistante e l’abbattimento della vecchia gradinata est, ormai inagibile.
Un’opera dal valore complessivo di 270mila euro, finanziata da Regione Lombardia. A questi si sommano i 95mila euro investiti dal Comune nell’estate 2023 per ristrutturare i quattro spogliatoi, oggi più funzionali e accessibili. “Il Sada è un impianto storico – dichiara l’assessora Guidetti – oggi restituito alla città in tutta la sua bellezza. È la casa della Fiammamonza, squadra che dalla prossima stagione erediterà la sezione femminile dell’Ac Monza, confermandone il valore sportivo e sociale”. Un impianto che continua ad accogliere centinaia di giovani atleti, tra le file della Juvenilia Fiammamonza, e a offrire alla città un luogo di aggregazione e crescita.
Lo ricorda con emozione anche Davide Alfonso Sada, nipote dell’imprenditore a cui lo stadio è intitolato (e a cui è dedicata una bellissima statua): “È bello vederlo rinascere per accogliere le nuove generazioni. Mio nonno sarebbe orgoglioso di questo spazio, che unisce memoria e futuro”. “Il Sada non ha mai smesso di vivere, ma oggi ha di nuovo la forza per guardare avanti - gli fa seguito Roberto Mazzo, presidente della società sportiva -. È casa per i nostri 550 iscritti, ragazzi e ragazze che qui trovano un posto dove crescere, divertirsi e sentirsi parte di una comunità”.