"Renate ok, ma non troppo"

Mister Pavanel vuole vederci chiaro dopo la seconda vittoria contro l’Atalanta

"Renate ok, ma non troppo"

"Renate ok, ma non troppo"

Soddisfatto, ma proprio il giusto. Massimo Pavanel ha un sorriso al minimo sindacale dopo la seconda vittoria in campionato del suo Renate, la prima in casa dopo il pareggio ben più entusiasmante sotto il profilo del gioco contro la Pro Vercelli. Ma qui bisogna andare di bieca retorica e sottolineare, come spesso accade nel calcio, che non sempre un’ottima prestazione coincida con i tre punti e, al contrario, una prestazione così così può capitare che vada di pari passo con una vittoria.

La gara contro l’Atalanta Under 23 ricade ampiamente nella seconda casistica. Perché il Renate parte bene, trova subito il gol con l’esordiente Mondonico, gioca 11 contro 10 dal 28’ del primo tempo per il cartellino rosso sventolato in faccia a Masi che stende, con le cattive, Sorrentino ma poi la gara finisce lì.

Smette di giocare e come ha ripetuto più volte nella conferenza stampa il tecnico veneto "ci vuole vedere chiaro". Intanto di chiaro ci sono l’ottimale posizione di classifica ad appena due lunghezze dalla vetta e le tre partite su quattro in cui la sua squadra non subisce reti. Con il Mantova e il Trento, il Renate ha la migliore difesa del girone A. Questa volta eccezionalmente a tre anche se Pavanel non vuole sentire parlare di numeri e moduli. "Abbiamo preparato delle scalate che ci sono riuscite…" condisce via così questa trasformazione dal 4-3-3 annunciato in estate al 3-5-2 con, effettivamente, Bracaglia e il jolly Rolando a fare su e giù trasformando la difesa a volte a quattro altre volte a cinque.

"Buono il nostro primo tempo, siamo andati meritatamente in vantaggio, poi però siamo usciti dalla partita e questo è un aspetto che analizzerò insieme ai ragazzi. Ci prendiamo tutto quanto di buono abbiamo raccolto fin qui, ma questa è la prima volta che abbiamo avuto un passaggio a vuoto così lungo". Soprattutto in 11 contro 10, quando bisognava affondare e chiudere i conti, la squadra pare si sia accontentata andando incontro ovviamente alle folate dell’Atalanta che negli ultimi minuti ha letteralmente assediato i brianzoli. "In parità numerica avevamo il controllo della partita, poi è come se si fosse spenta la luce. Non ci siamo più stati…". Secondo Gabriele Bracaglia si sarebbe fatta sentire la fatica delle gare ravvicinate. "Siamo partiti forte. È importante farlo perché spesso le partite si decidono nei primi 10 minuti. Poi è subentrata un po’ di stanchezza. Ma in un campionato così lungo e difficile è troppo importante fare tre punti in casa…".

Roberto Sanvito

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