ROBERTO SANVITO
Sport

Playoff di Eccellenza: la Leon sfida il Codogno per un posto in Serie D

La Leon affronta il Codogno nei playoff di Eccellenza, puntando alla promozione in Serie D con l'allenatore Ghidelli.

La Leon prima ha avuto un torneo altalenante ma dopo il cambio di allenatore ha fatto filotto

La Leon prima ha avuto un torneo altalenante ma dopo il cambio di allenatore ha fatto filotto

I playoff di Eccellenza sono un cammino lungo e tortuoso che mette in palio sette posti in Serie D su scala nazionale. Ma per essere una delle sette squadre promosse bisogna giocare fino al 15 giugno, passare almeno quattro turni e giocare ancora sei partite. Due secche, quelle della fase a gironi, e due turni con andata e ritorno fino quasi all’inizio dell’estate. Solo la Leon, della spedizione brianzola in Eccellenza, li disputerà. Falliscono l’obiettivo estivo nel girone A l’Ardor Lazzate, sesto ma lontanissimo dalla qualificazione e nel girone B la Fucina che farà addirittura i playout. Primo ostacolo sulla strada degli orange è il Codogno, quinto a otto lunghezze da Bonseri & compagni che nella sfida di Vimercate di domenica pomeriggio alle 16 avranno a disposizione al 90’ due risultati su tre. Ipotesi che gli allenatori odiano prendere in considerazione, compreso Riccardo Ghidelli che siederà per la 12esima volta sulla panchina della Leon con un bottino di 11 vittorie e un pareggio. Fosse stato messo lì quindici giorni prima? Domanda legittima ma oramai “vecchia“. Non sapremo mai come sarebbe andata finire. "Concentriamoci sul presente e sul Codogno. L’ipotesi pareggio? Non mi interessa proprio. Non esiste. Si va sempre in campo per vincere". Appunto. Con il Codogno la tradizione recente non è positiva. All’andata la Leon perse 3-1, il ritorno finì 1-1. Altri tempi, altra Leon, altra tempra. Ghidelli era il vice di Joelson e ricorda così quei 180 minuti. "All’andata da loro giocammo un ottimo primo tempo ma subimmo due gol dopo il 45’. Il ritorno restammo in dieci al 20’ e sotto di un gol. La raddrizzammo, il Codogno finì in nove e rischiammo anche di vincerla. Ma da giocatore, di playoff di Eccellenza ne ho fatti tanti e si sa, cambia tutto. Si apre un altro capitolo, come fosse una coppa con partite secche o di andata e ritorno, nulla a che vedere con il campionato. Ma sono anche le partite più belle, quelli che non vedi l’ora di giocare, bisogna divertirsi ma sempre con in testa la vittoria. Quando presi la squadra la società pose come obiettivo i playoff. Li abbiamo raggiunti con quattro turni di anticipo e nella miglior posizione possibile. Ai ragazzi chiedo solo di andare avanti così…".

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