Jacopo Silva, fedeltà nerazzurra E promette il piano del riscatto

di Roberto Sanvito

Con il pareggio di Sesto la stagione del Renate si è chiusa domenica, sotto il diluvio, non senza recriminazioni. Ma per il "rompete le righe" c’è ancora tempo. Oggi la squadra sosterrà il terzo allenamento settimanale. Ce ne sono in programma altri due, forse tre anche la prossima, poi "liberi tutti". Dietro la scrivania tornerà Oscar Magoni, difficile la permanenza di Andrea Dossena, ma soprattutto si comincerà ad allestire la squadra. Di cui farà parte ancora Jacopo Silva che si appresta alla quarta stagione in Brianza. Quanto brucia l’eliminazione di domenica?

"Tanto, ci tenevamo a fare altre partite e soprattutto ci sarebbe piaciuto giocarla in condizioni normali: nel primo tempo dopo essere partiti molto bene, per larghi tratti, su quel campo inzuppato non era affatto calcio. Abbiamo preso un gol evitabile, siamo stati bravi a riprenderla, abbiamo dato tutto per ribaltarla ma senza fortuna".

Alla fine ha influito il piazzamento in campionato?

"Quando arrivi ottavo, poi ai playoff la montagna da scalare è alta. Nel ritorno abbiamo lasciato qualche punto per strada che ci avrebbe lasciato in condizioni migliori. È anche vero però che ogni anno qui l’obiettivo si raggiunge".

Anche a Sesto è arrivato un gol dei difensori.

"Lavoriamo tanto sulle palle inattive. Poi quando hai chi le calcia bene e i difensori che hanno tempo e attitudine a fare gol diventa tutto più facile".

E il futuro?

"Si ripartirà sempre da uno zoccolo duro che sa quello che vuole, che sa lo spirito che serve a Renate per sopperire magari alla pressione che certe piazze mettono per stare al vertice. E dare fastidio a tutti, come piace a noi".