
Tifosi e simpatizzanti del Monza
Firenze, 19 agosto 2019 - Se l'attesa aumenta il desiderio, la trasferta di Firenze di ieri ha riempito i tifosi del Monza di voglia di Serie A. Certo, alla fine come prevedibile il Monza ha perso contro una squadra superiore di due categorie, eppure il sogno è stato sfiorato, la gara è stata in mano ai biancorossi sin quasi alla fine e il sogno è parso solo rimandato. E per i 330 (e passa) chilometri di viaggio dalla Brianza alla Toscana sono stati un vero e proprio riscatto per il popolo biancorosso. Che fino a pochi anni fa viveva peripezie societarie di ogni genere e oggi invece si ritrova a sognare la scalata nella massima serie nel giro di un paio d’anni. Dalle stalle alle stelle per merito, non va dimenticato, di Nicola Colombo prima e poi della nuova proprietà Fininvest. Ma la sensazione è che quello di ieri del Franchi sia stato solo un antipasto, un assaggio: una sfida di Coppa Italia che però ha premiato gli sforzi finora fatti da Silvio Berlusconi e Adriano Galliani per rilanciare il brand Calcio Monza.
Ma è stato un regalo soprattutto per il popolo del Brianteo che non ha mai smesso di far battere i propri cuori per i magici colori biancorossi anche negli sperduti campi del calcio dilettantistico lombardo. «Che sia Dro, Levico Terme, Caravaggio o Firenze: immenso è il nostro amore per te magico Monza», hanno scritto i tifosi della Curva Davide Pieri sui social. Una domenica davvero indimenticabile per gli oltre trecento tifosi brianzoli che hanno sfidato il traffico e le code del controesodo per non perdersi una partita in qualche modo storica per i colori biancorossi. Che hanno dipinto fin dalle prime ore del mattino il centro di Firenze: sciarpe e bandiere del Monza in gran quantità per le vie del capoluogo toscano, con gli immancabili (e orgogliosi) selfie davanti a Ponte Vecchio, Santa Maria Novella, Palazzo Vecchio. Sfondi ben diversi da quelli di molte delle trasferte di Lega Pro.
E poi c’è stata l’emozione del rettangolo verde: entrare al Franchi per vedere la propria squadra giocare non è certo da tutti. I supporter biancorossi non hanno fatto mancare la loro passione durante il match: cori, incitamenti, applausi. «Forza Monza Alè» tifano all’ingresso delle squadre in campo, facendosi sentire dal Franchi, gli ultras della Pieri. E poi “La gente come noi non molla mai” a sovrastare il tifo viola. Un gruppo davvero compatto che ha sventolato con il petto in fuori i vessilli monzesi tra un “Biancorosso nelle vene”, un “Monza gioca con il cuore” e un “Ti amo Monza”. Curva da categoria superiore che, come la squadra di Cristian Brocchi, non ha proprio nulla da Serie C. Nessun timore reverenziale verso la Fiesole. Un dodicesimo uomo biancorosso che non vede l’ora di calcare con continuità certi palcoscenici. Così come lo stesso mister Cristian Brocchi che, dopo aver sfidato il suo passato in viola, ha ringraziato i tifosi biancorossi con la speranza di scrivere insieme un futuro pieno di soddisfazioni. E le basi ci sono tutte per rivivere presto i brividi del Franchi. Un pomeriggio magico. Che potrebbe infatti presto ripetersi, perché Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno un sogno nel cuore: «Condurre il Monza in Serie A fra 24 mesi».