Prosciutti in tavola senza misteri: Rovagnati, dalla firma al Qr code

Sui prodotti del salumificio arriva la carta d’indentità digitale che dice tutto sulla filiera

Il direttore generale di Rovagnati, Gabriele Rusconi

Il direttore generale di Rovagnati, Gabriele Rusconi

Biassono (Monza) - Rovagnati , prosciutti firmati e adesso anche con la carta d’identità digitale. Con un Qr Code stampato su ogni vaschetta o confezione di affettati delle linee "Borgo Rovagnati" oppure "Naturals" in grado di fornire tutte le informazioni sul percorso seguito da quel prodotto prima di arrivare alla vendita. Un nuovo sistema di tracciabilità completa sviluppato dall’azienda alimentare brianzola Rovagnati, una realtà partita negli anni ‘40 producendo burro a Biassono, pochi chilometri a nord di Monza, e poi dagli anni ’60 su iniziativa di Paolo Rovagnati ampliata al settore dei salumi fino a diventare l’attuale impresa presente in 25 Paesi che conta 1.200 dipendenti, con un fatturato da 310 milioni di euro nel 2021 e con 6 stabilimenti in Italia, di cui 3 in Lombardia (tutti in provincia di Monza e Brianza, a Biassono, Arcore e Villasanta) e dal 2019 uno negli Usa, in New Jersey.

Da ieri il salumificio brianzolo diventato celebre per il "Gran Biscotto" oppure per la sua pubblicità dei "prosciutti firmati" ha presentato una novità nel settore della produzione alimentare, la possibilità per il consumatore con un click del telefono di conoscere tutto del maiale o altro animale da cui è stato ricavato l’affettato che si sta comprando. L’iniziativa comincia sulle due linee "Borgo Rovagnati" e "Naturals" commercializzare anche all’estero, sulle cui vaschette da questa settimana ci sarà il Qr Code che dice tutto, da razza, provenienza e peso dell’animale alla selezione, al luogo e modalità d’allevamento in cui è cresciuto, al trattamento alimentare o eventuali cure che ha seguito, quindi se rientra nelle filiere "antibiotic free" in cui non vengono somministrati antibiotici, fino agli stabilimenti di produzione dove è passato. Per ogni confezione si può consultare una scheda che arriva a fornire dettagli come i nomi degli operatori che hanno eseguito i controlli di qualità, oppure le caratteristiche nutrizionali di quel prodotto, le analisi eseguite per escludere presenze di microrganismi o allergeni e poi anche i suggerimenti per il consumo corretto. "Questo nuovo sistema di tracciabilità dei prodotti è una cosa unica – spiega Gabriele Rusconi, direttore generale di Rovagnati -. Siamo la prima azienda alimentare italiana in grado di fornire un’informativa completa e trasparente sulle proprie linee produttive". Un approccio "che non è solo eticamente giusto ma è anche in grado di valorizzare il Made in Italy".