ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Volontariato di qualità. Medici con la valigia da Monza nel mondo

I progetti di Luca Pavesi e del Dottor Sorriso

Volontariato di qualità. Medici con la valigia da Monza nel mondo

Volontariato di qualità. Medici con la valigia da Monza nel mondo

Da Monza arriva forte il messaggio della necessità di un terzo settore più unito nell’ambito sanitario, per fare ancor di più la differenza in Italia e nel mondo. Questo è stato il tema del convegno di ieri al Dipartimento di medicina e chirurgia della sede monzese dell’Università di Milano-Bicocca, organizzato da Italian Global Health Action (Igha), l’organizzazione non profit nata a Monza un mese fa, proprio grazie all’unione di due medici monzesi d’adozione (ma milanesi d’origine), che hanno fatto del volontariato e del bene agli altri la propria vita: Luca Pavesi e Momcilo Jankovic.

Il primo è un dentista di 50 anni, con grande esperienza nell’ambito maxillo facciale, impegnato in missioni sanitarie all’estero già dai tempi dell’Università. Il secondo - noto a tutti come Dottor Sorriso - è stato fino al 2016 a fianco dei bambini malati di leucemia come responsabile dell’unità operativa Day hospital di Ematologia pediatrica dell’ospedale San Gerardo, per poi, dopo il pensionamento, rimanere attivo nella Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma.

Insieme a loro, nel dare vita a questa realtà che vuole unire le associazioni del Terzo settore in azioni condivise, Paolo Villa, docente di Bilancio all’Università Bicocca, socio del Rotary International e tesoriere per l’Unesco di Monza, e Roberto Mauri, presidente della cooperativa sociale La Meridiana. Ieri all’Aula magna della Bicocca, esperti, volontari, donatori ed organizzazioni filantropiche si sono dati appuntamento per confrontarsi, portare dati, storie e buone pratiche che vanno nella direzione di un aiuto verso chi soffre nel mondo. "Io come cooperante e volontario ho partecipato a tanti progetti di salute globale - racconta Luca Pavesi -. La mia prima missione è stata nel 1997 in Nicaragua. Da lì non mi sono più fermato, ritagliandomi uno spazio di tempo ogni anno per iniziative di questo tipo attraverso tanti diversi enti e associazioni di volontariato, in tanti Paesi del mondo: Kenya, Sudan, Congo, Tanzania, Repubblica Centro Africana, Honduras, Perù, Kazakistan, India, campi profughi di siriani e palestinesi in Libano, e altri luoghi ancora". "Le patologie orali sono le prime malattie al mondo per diffusione – continua il dentista –, anche perché nei Paesi a basso reddito c’è meno prevenzione, e si riscontrano situazioni cliniche che in Europa non si vedono più da anni. Adesso ho un progetto di ricerca sui tumori dal cavo orale nell’infanzia, e per fortuna ciò che attivo lì riesco a seguirlo anche a distanza. Tanto ancora c’è da scoprire in merito a questo. Ci sono anche malattie che ancora non si conoscono". E all’infanzia continua a dedicare la sua attività di medico Momcilo Jankovic. "Con il Comitato Maria Letizia Verga siamo anche noi in Nicaragua con un progetto per formare lì medici che possano prendersi cura adeguatamente dei bambini malati – racconta lo specialista –. Una scelta che si sta dimostrando vincente". Poi un’importante novità: "Stiamo lavorando all’ampliamento della palazzina del Maria Letizia Verga con un laboratorio di ricerca supplementare che attiri ricercatori da tutte le parti del mondo, gestito dalla Fondazione Tettamanti".

Ancora tanti audaci progetti per i due medici, che vedono quello di ieri come un nuovo inizio. "Il Terzo settore in Italia è forte ma non è efficace nel portare avanti ricerca e formazione, e poco coordinato all’estero – dicono entrambi –. Bisogna lavorare in partnership e creare sinergie. Da Monza lanciamo il seme del cambiamento".

A.S.