Vita da campione, Mattia dà il suo addio

Il giocatore di basket in carrozzina ha deciso di mettere fine all’attività agonistica: "Non ho rimpianti"

Vita da campione, Mattia dà il suo addio

Mattia Muratore Il capitano degli Sharks Monza ha vinto anche i mondiali

Una bella storia di sport e di attaccamento a una maglia si conclude qui. Perché Mattia Muratore, classe 1984, capitano e bandiera degli Sharks Monza, ha deciso di mettere fine all’attività agonistica. Una scelta non facile, ma che era in un certo senso preventivabile. Mattia è stato per anni a livello nazionale atleta di punta dell’hockey in carrozzina. Con la nazionale italiana ha vinto il titolo mondiale nel 2018. Con gli Sharks, la “sua“ squadra, ha conquistato lo scudetto nel 2000 e nel 2022. Disputerà ancora qualche minuto al 14simo Torneo di Arcore, in programma domenica al PalaUnimec. Poi, saluterà e si preparerà probabilmente a restare in questa disciplina come dirigente. La prosecuzione della sua carriera sportiva, del resto, era stata messa a rischio già nel 2022. A dicembre, durante una partita, Mattia aveva accusato la frattura del braccio destro. Lo stesso tipo di infortunio che lo avrebbe fermato, per una maligna coincidenza del destino, un anno più tardi. Mattia, per provare a continuare a giocare si era pure volontariamente retrocesso in un campionato meno impegnativo, quello di Serie A2. Ma tutto è stato inutile. Anche perché Mattia, laureato in giurisprudenza, abilitato alla professione di avvocato, dipendente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, convive dalla nascita con una grave forma di osteogenesi imperfetta, cioè la malattia delle ossa di cristallo. "Lascio - ha scritto su Facebook e Instagram il giocatore di Arcore - con tutta la serenità del mondo, accettando con il cuore in mano il fatto che ogni viaggio ha un inizio e, purtroppo, anche una fine. Lascio con negli occhi i momenti solo nostri nello spogliatoio, in silenzio, mentre là fuori tutti aspettano, lo sguardo di chi ha fatto un bel pezzo di strada insieme con me, gli abbracci dopo una vittoria, le lacrime dopo un sconfitta. Lascio con la soddisfazione enorme di aver disputato un’intera carriera indossando due sole maglie, a cui sono certo di aver dato tutto: quella degli Sharks e quella della nazionale". "Di grandi rimpianti - ammette - non ne ho, anche se con gli Sharks sono stato sconfitto in quattro finali-scudetto.

La più amara è stata quella nel 2023, persa ai rigori con Venezia. Ma va ricordato come, per approdare a tutte le finali, abbiamo comunque sempre compiuto delle grandi imprese, arrivando a confrontarci con formazioni molto ambiziose. Il mio bilancio resta positivo". Al Torneo di Arcore scenderanno in pista Squali Monza e Blue Devils di Genova (compagini di Serie A2), Sharks Monza (A1) e Treviso Bulls, squadra iscritta al neonato campionato di Serie B. Si parte con i confronti Blue Devils-Sharks (ore 10.15) e Squali-Treviso Bulls (11.30). Le premiazioni alle 18.

Gianni Gresio