Monza, violenta la moglie per 20 anni: espulso dall’Italia

Il marocchino l’aveva sottoposta ad angherie: condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere

Migration

di Dario Crippa

A volte lui la afferrava con violenza e minacciandola che "se non fai quello che voglio ti ammazzo", la costringeva con la forza a subire rapporti sessuali.

Violento. Pericoloso.

Per oltre vent’anni aveva sottoposto la moglie a ogni angheria e sopruso, comprese violenze sessuali. Una lunga storia di abusi, di violenza e sottommissione che ha avuto finalmente il suo epilogo nei giorni scorsi.

Fatti per i quali era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione oltre alla pena dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla perdita dei diritto agli alimenti con esclusione dalla successione della persona.

Nella giornata di mercoledì 1 giugno, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza ha eseguito l’accompagnamento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Torino di un cittadino marocchino del 1962, irregolare da diversi anni e gravato da gravi precedenti penali, disposto dal Questore della Provincia Marco Odorisio.

All’uomo è emerso che era stato rigettato più volte il permesso di soggiorno per pericolosità sociale e aveva subito provvedimenti di espulsione sia da parte del Prefetto di Milano sia da parte di quello di Pavia.

Ora per il marocchino è stata eseguita l’espulsione dal territorio dello Stato italiano come soggetto socialmente pericoloso ed è stato accompagnato e collocato da agenti della Questura presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Torino, dove sarà trattenuto per il tempo necessario all’esecuzione del provvedimento espulsivo e al definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

Per la donna la fine di un incubo durato oltre vent’anni e l’inizio di una nuova vita.