
Un’Usca e cento nuovi posti letto per la possibile terza ondata del virus. Un pezzo di minoranza chiede a Palazzo Trotti "di accelerare sulla prevenzione dopo l’occasione persa della scorsa estate". La mozione firmata da Alessandro Cagliani (NpVItalia Viva) e Cristina Biella (Forza Italia) riaccende i riflettori sul vecchio ospedale, "una risorsa da mettere al servizio della comunità".
"Il padiglione storico - spiegano i capigruppo - lo stesso che in futuro secondo il piano di recupero dell’Asst e della Regione Lombardia potrebbe ospitare i servizi socio-sanitari, necessita di pochi interventi per essere riutilizzato. Non possiamo pensare di affrontare un altro attacco del SarsCov2 impreparati. La pandemia si combatte con interventi sul territorio – 130mila abitanti sparsi in una ventina di comuni – e solo adesso sta nascendo la prima unità di medici a domicilio. C’è da colmare il ritardo".
Secondo l’opposizione vimercatese "è necessaria una struttura che dia respiro alle corsie Covid. A Vimercate, i ricoverati sono duecento e a Monza trecento, ai quali si aggiungono i posti messi a disposizione dal privato accreditato.
Gli spazi abbandonati potrebbero servire anche agli altri reparti ridotti dalla pandemia e oggi in sofferenza, o alla prevenzione per tamponi e sierologici. Nascerebbe così una sorta di “ polo multitasking “con funzioni versatili, il prevalere di una delle quali sarebbe dettato all’andamento futuro dell’epidemia e dalle diverse fasi della curva del contagio.
"Qui, potrebbe avere base anche l’Usca". Ipotesi suggestive per l’Asst "ma non praticabili perché il complesso è al centro di un Accordo di programma che prevede un percorso completamente diverso. C’è poi lo stato degli immobili, tutt’altro che facilmente recuperabili. Servirebbero interventi pesanti, costosi e dai tempi lunghi".
Un’obiezione prevista dai firmatari della proposta che infatti chiedono "il coinvolgimento del commissario Domenico Arcuri per rendere possibile l’operazione e per reperire medici e infermieri anche dall’estero per fare funzionare la struttura, che potrebbe entrare a pieno titolo nel Piano pandemico regionale".
Mentre la politica cerca soluzioni, il bollettino sanitario conferma la stabilizzazione della curva: i degenti sono in tutto 224 (-1), dei quali 179 a Vimercate (-1), 8 in rianimazione e cinquantotto in assistenza respiratoria e quarantacine a Carate Brianza (-2).
Continua la riduzione anche del personale positivo o in quarantena, ieri medici e infermieri coinvolti erano 81 (47 a Vimercate, 34 a Carate), sei in meno di quattro giorni fa.
Barbara Calderola