Simone Stucchi, ucciso a coltellate a Vimercate: due fratelli condannati a 8 anni

Riconosciuti come autori materiali dell’accoltellamento di Simone Stucchi durante una rissa a Pessano per una partita di droga pagata con soldi falsi

Simone Stucchi aveva 22 anni. È stato ucciso a Pessano il 29 settembre del 2021

Simone Stucchi aveva 22 anni. È stato ucciso a Pessano il 29 settembre del 2021

Vimercate (Monza e Brianza), 26 marzo 2023 - Sette e otto anni di carcere rispettivamente, prima condanna per omicidio per i due giovani esecutori materiali dell’omicidio di Simone Stucchi, 15 e 17 anni all’epoca dei fatti. La sentenza è stata emessa l’altro giorno dal Tribunale dei Minori di Milano. Lo stesso tribunale ha stabilito due anni di messa alla prova e domiciliari per un terzo minorenne, che partecipò all’agguato fatale del 29 settembre 2021, ma non prese parte materialmente all’omicidio.

Le condanne dei due fratelli di origine marocchina e residenti a Pessano con Bornago arrivano a tre mesi di distanza da quelle comminate con rito abbreviato nello scorso dicembre ad altri sette ragazzi coinvolti nella rissa al culmine della quale venne brutalmente assassinato il ventiduenne di Vimercate. Pene da 2 anni e tre mesi a sette anni di reclusione allora, pene di sette e otto anni oggi. E il commento della famiglia è stanco oggi come allora. In dicembre Daniela Grassi, la madre del giovane ucciso commentò con amarezza "per noi non cambia molto. Quel giorno, per certi versi, tutto è finito". In queste ore, dopo aver presenziato in aula e ascoltato la sentenza a carico di chi le ha strappato un figlio, non rinuncia a un duro sfogo: "Non ci sarà mai giustizia, per una cosa simile non esistono pene adeguate. Ho letto tutti i fascicoli. Ed è ben chiaro che non è stato un omicidio accidentale nel corso di una rissa. Ma un atto di brutalità gratuita".

La famiglia della vittima ha sinora presenziato a ogni processo: "C’era e c’è desiderio di capire". Ogni volta, un dolore rinnovato. Simone fu ucciso a coltellate, durante una rissa seguita a un ritrovo fra bande per un regolamento di conti relativo a una partita di droga pagata con soldi falsi. I vimercatesi da una parte, i pessanesi dall’altra. La vittima si era presentato a quell’incontro disarmata. Il ragazzo fu immobilizzato, accoltellato e su di lui si infierì quando già era terra, "una morte orribile".

La lunga indagine dei carabinieri era culminata, nel giugno dell’anno successivo, in 24 arresti. Poi la vicenda giudiziaria, ancora in corso. La prima tranche di condanne, in dicembre, ha riguardato sette ragazzi maggiorenni, tutti, tranne uno, del gruppo di Pessano, tutti imputati di concorso in omicidio. Simone fu ucciso con un coltello a serramanico. Il dna trovato sull’arma consentì di identificare il diciassettenne che si avventò su di lui quella sera "come una tigre", e il fratello minore.