
Villa Don Bosco torna all’asta. Prezzo al ribasso
Il Tribunale di Monza ci riprova con l’asta giudiziaria per la storica Villa Don Bosco, che un tempo ospitava le suore, con l’offerta minima che scende ancora a 1 milione 158mila euro. Il nuovo appuntamento è per febbraio, dopo che a settembre scorso è andata deserta la vendita. Nonostante il prezzo base per la vendita online fosse di 1 milione 545mila euro, praticamente una svendita rispetto all’offerta minima fissata in 4 milioni di euro del 2021. Il complesso architettonico si estende su oltre 4mila metri quadrati. Gli esperti avevano stabilito un valore di mercato stimato in più di 6 milioni e 400mila euro: 2 milioni e 107mila euro per la villa padronale, 167mila per la portineria, 2 milioni e 464mila per il convento, 129mila per i corpi rustici e 1 milione e 545mila per i terreni. Un unico lotto: la villa, che risale al 1858, con anche un parco storico e aree verdi vicine, gli edifici di carattere secolare come ad esempio lo storico collegio con camere e servizi e anche il refettorio con la cappella e i piccoli immobili di carattere accessorio utilizzati a rustici di campagna. Nel 1948 le salesiane l’acquisirono e vi aprirono un collegio femminile. Più tardi divenne casa di riposo per le suore più anziane e centro di ritiro spirituale, che ha continuato a ospitare convegni anche dopo il trasloco delle sorelle.
La dimora è stata ceduta nel 2007 dalle salesiane a un’immobiliare, ma contro il Piano integrato d’intervento si è schierato il Comitato per la difesa del territorio di Triuggio che ha avviato una campagna e una raccolta firme contro l’acquisizione, ritenendo che la storica villa dovesse avere una destinazione pubblica. Fino all’asta giudiziaria.
S.T.