
Villa Bagatti Valsecchi, storica dimora di Varedo: il caso si chiude dopo 14 anni
L’atto di compravendita di Villa Bagatti Valsecchi è nullo e la dimora torna al suo proprietario originario. Ennesima vittoria del Comune di Varedo nell’intricata vicenda relativa all’acquisto della storica dimora. La Corte d’appello, quarta sezione Civile, si è infatti pronunciata in camera di consiglio, in accoglimento dell’appello proposto dallo stesso Comune, dichiarando l’annullamento dell’atto di compravendita del compendio immobiliare. Tre i soggetti coinvolti che dal 2011 portano avanti carte bollate su carte bollate per venire a capo della complessa operazione finanziaria avviata 14 anni fa: da un lato, la compravendita del complesso immobiliare della Villa avvenuta tra la Fondazione La Versiera 1718 in qualità di acquirente e Arbo Srl in qualità di venditrice dell’immobile e, dall’altro, un contratto di apertura di credito con garanzia ipotecaria concesso da Banca Prossima Spa (ora Banca Intesa SanPaolo Spa) in favore della Fondazione, in cui interveniva anche il Comune di Varedo quale garante. Già nel 2010 il Comune aveva manifestato l’intenzione di acquistare l’immobile per destinarlo ad attività culturali e ricreative, istituendo così la Fondazione con l’obiettivo di promuovere l’acquisizione e la gestione del patrimonio storico e ambientale della città.
La Fondazione, pertanto, aveva acquistato la Villa per un importo di 6 milioni di euro con un contratto collegato di apertura di credito per 6 milioni e mezzo di euro, stipulato dalla Fondazione con la banca. L’operazione era stata censurata dalla Corte dei Conti - Sezione Regionale di controllo per la Lombardia -, che aveva rilevato che lo schema negoziale era stato concepito per eludere le norme sul patto di stabilità, invitando il Comune a rimuovere le irregolarità e a preservare gli equilibri di bilancio. Inizialmente il Comune aveva valutato la possibilità di acquisire Villa Bagatti Valsecchi nel proprio patrimonio immobiliare direttamente dalla Fondazione, mediante donazione modale e con accollo del debito contratto dalla Fondazione nei confronti della banca. Tuttavia, alla luce del valore (3.872.000 milioni, ndr) attribuito all’immobile dal perito dell’Agenzia delle Entrate, incaricato dal Comune per la stima del bene, (valore ben distante dal prezzo pagato per l’acquisto della Villa), il Comune aveva deciso di instaurare il giudizio per ottenere la declaratoria di nullità della compravendita e del contratto di apertura di credito, in conformità con le indicazioni della Corte dei Conti.
Ora l’ennesima sentenza a favore dell’ente pubblico: la Corte d’Appello "dichiara la nullità dell’atto di compravendita del compendio immobiliare denominato Villa Bagatti Valsecchi nonché del conseguente atto ricognitivo e traslativo degli effetti della sua compravendita e dichiara la nullità del contratto di apertura di credito con garanzia ipotecaria da Banca Prossima Spa, Fondazione La Versiera 1718 e Comune di Varedo". E poi cosa torna a chi: condanna la Fondazione La Versiera 1718 alla restituzione in favore di Arbo della Villa, condanna Arbo alla restituzione in favore della Fondazione del corrispettivo percepito, condanna la Fondazione alla restituzione in favore di Intesa SanPaolo Spa della somma di 6 milioni e mezzo di euro erogata da quest’ultima in forza del contratto di apertura di credito con garanzia ipotecaria.
Inoltre condanna Intesa SanPaolo alla restituzione in favore della Fondazione di tutte le somme percepite a titolo di interessi - compensativi e moratori - in forza del contratto di apertura di credito; condanna la Fondazione alla restituzione in favore del Comune di Varedo delle somme da questo versate in forza del contratto di apertura di credito a titolo di fondi necessari al pagamento degli interessi maturati, quantificabili in 793.038,37 euro; condanna Arbo, Intesa SanPaolo e Fondazione La Versiera 1718, in solido tra loro, a rimborsare al Comune di Varedo le spese di lite di primo grado e le spese di lite del grado d’appello. Nelle casse del Comune potrebbero entrare presto diverse migliaia di euro.