Viaggio scanzonato nella vita di un disabile

Il volume “Sono nato così, ma non ditelo in giro” racconta avventure e disavventure fra barriere architettoniche e ostacoli

Per il momento va bene così. Per ora. Perché Mattia Muratore, autore del libro “Sono nato così, ma non ditelo in giro”, potrebbe pure stare pensando a un bis: "Intanto, vediamo come va questo. Però, mai dire mai". Anche perché questo volume, (276 pagine, 16 euro, casa editrice Chiarelettere), non è di quelli nati di getto, anzi si lascia alle spalle un lungo lavoro. "Da tempo - precisa Mattia - volevo scrivere un libro. Ma, avendo moltissimi impegni, non riuscivo a dedicarmici in maniera continuativa. Insomma, l’ho scritto nei ritagli di tempo. Piano, piano, ma senza mai abbandonare il progetto iniziale. Questo si è infine concretizzato nel migliore dei modi, quando una casa editrice seria e importante ha deciso di pubblicare il mio lavoro. Devo ringraziare la mia compagna Erika, che mi ha sempre spronato. E poi ovviamente tutte le persone che hanno collaborato". La prefazione è stata scritta dal cantante Luciano Ligabue. "L’ha letto - specifica Mattia - gli è piaciuto e così ha fatto la prefazione". Nel libro l’autore racconta le avventure e ldisavventure di una persona che convive con la disabilità. Ma mai in maniera seriosa, mai facendo leva sull’autocommiserazione, anzi sempre in modo scanzonato. Un atteggiamento che, però, non impedisce all’autore di sottolineare con profonda amarezza tutti i problemi (logistici e non) che una persona costretta a muoversi in carrozzina deve affrontare ogni giorno. Ostacoli che sono decisamente più numerosi in Italia, rispetto ad altre nazioni. Una differenza evidenziata anche da alcuni capoversi dedicati a un’escursione fatta anni fa a Strasburgo, città della confinante Francia, non di un’altra galassia. Arriva il tram "verde, lucido, scintillante e nuovo di pacca" e Mattia capisce subito che qui la mobilità pubblica è pensata anche per chi la mobilità personale l’ha perduta o non l’ha mai avuta. "Le porte - scrive - si aprono in automatico.

Per entrare, neanche un accenno di gradino, dislivello, niente di niente. Strabuzzo gli occhi, non mi sembra vero. Tutto perfettamente piano. È... come dire un invito irresistibile per un disabile come me! Uno che in vita sua, a trent’anni suonati, non ha mai potuto prendere un mezzo pubblico in totale autonomia. Mi sembra quasi che il tram mi faccia l’occhiolino e mi dica : “Dai, lo so che vuoi salire, cosa aspetti?”. È troppo bello per essere vero". "Nel libro - riconosce Mattia - parlo ovviamente della mia vita, ma in maniera più ampia parlo anche della vita delle persone con disabilità motoria. Spero che il lettore si possa divertire e trovare qualche interessante spunto di riflessione". La presentazione del libro è in programma sabato 29 gennaio al Cineteatro Nuovo di Arcore alle 16.30. Per informazioni e prenotazioni 039-614182, losciamelibri@losciame.it , 349.45.50.574 solo Whatsapp.