CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Viaggio nell’arte degli anni Ottanta: "Andiamo al di là delle apparenze"

Al Binario 7 di Monza apre la mostra con 40 opere dei principali protagonisti del decennio in Italia "Lo liquidiamo spesso in un immaginario da tivù commerciale, ma è stato un periodo sorprendente".

Viaggio nell’arte degli anni Ottanta: "Andiamo al di là delle apparenze"

Viaggio nell’arte degli anni Ottanta: "Andiamo al di là delle apparenze"

“Al di là delle apparenze. L’arte italiana degli anni Ottanta“. È la mostra che aprirà giovedì al Binario 7, nell’ambito del progetto BinarioArte, in collaborazione con heart-Pulsazioni culturali e Ponte43, con il sostegno del Museo della Permanente di Milano, a cura di Simona Bartolena (nella foto). Dopo “1962 - 2022. A sessanta dai Sessanta“ e poi “70! Un percorso nell’arte italiana degli anni Settanta“, ora arrivano gli anni ‘80. Troppo spesso etichettati come il periodo dell’effimero e delle apparenze, epoca in cui hanno preso forma tutti i mali della società contemporanea, gli anni Ottanta sono invece un decennio sorprendente, contraddittorio e complesso, tutt’altro che liquidabile in un immaginario da televisione commerciale. Analizzarne le tendenze culturali e artistiche non è semplice: gli anni Ottanta sono ancora troppo vicini all’età presente (la distanza aiuta sempre a trovare una chiave di analisi lucida e oggettiva) e, soprattutto, non sono caratterizzati da movimenti ben riconoscibili e codificati, perché il periodo era caratterizzato dall’individualismo diffuso. "La scelta degli artisti – spiega la curatrice – si è basata sulla volontà di tracciare un itinerario in questo decennio così eterogeneo e poliedrico. Particolare attenzione si è data alla scena artistica di Milano e di Roma, ma non mancano in mostra anche artisti di altra provenienza. La mostra presenta più di 40 opere firmate da alcuni dei principali protagonisti del decennio, da Sandro Chia a Mimmo Paladino, da Enzo Esposito a Mimmo Germanà, da Giuseppe Maraniello a Bruno Ceccobelli, da Marco Nereo Rotelli a Marco Lodola. Come nelle precedenti mostre del ciclo, ci si è avvalsi della collaborazione del Museo della Permanente di Milano, che è intervenuto con un importante prestito di lavori di proprietà della collezione, di quella degli archivi degli artisti e di numerose collezioni private da tutta Italia".

Nella prima metà degli anni Ottanta si assiste a un prepotente ritorno alla pittura, dopo anni di minimalismo e intellettualismo concettuale. La pittura ha un ruolo da protagonista nell’esposizione, ma non mancano esempi di linguaggi e strumenti diversi. La mostra ha come sempre una finalità didattica e divulgativa, per rendere fruibili i movimenti, i linguaggi e le ricerche dell’epoca (oggi più che mai attuali) anche ai non addetti ai lavori. Apertura: da martedì a domenica dalle 15 alle 18; biglietto intero 5 euro. La mostra sarà visitabile fino al 28 aprile.