REDAZIONE MONZA BRIANZA

Via Mantegazza, cantiere da rifare

L’impresa ha lasciato i lavori a metà, il Comune scorre la lista

Via Mantegazza, il cantiere punto e a capo. Tutto (o quasi) da rifare. Per colpa dell’impresa che ha lasciato i lavori a metà, il Comune ha dovuto avviare la procedura per annullare il contratto di appalto dopo ripetuti solleciti di ripresa caduti nel vuoto.

Il 12 giugno si è concluso l’iter per la risoluzione del contratto e ora l’Amministrazione deve contattare la seconda impresa della graduatoria per verificare la sua disponibilità a subentrare per completare i lavori. In caso di esito negativo, si proseguirà con la stessa richiesta alle altre società in lista.

E nello stesso tempo sarà necessario quantificare e chiedere indietro la parte di soldi anticipata per i lavori incompiuti.

Dopo aver sistemato piazza Grandi, davanti alla chiesa di Santa Maria degli Angeli, infatti il progetto prevedeva il proseguimento della riqualificazione lungo via Mantegazza. L’intero intervento avrebbe dovuto terminare a ottobre, ma imprevisti di percorso hanno suggerito di dividere la realizzazione del progetto da 350mila euro in due parti. Quindi, cantiere fermo nel periodo di Natale per non ostacolare passeggio e shopping, ma ripresa dei lavori a gennaio. Una ripresa che non è mai avvenuta. La piazza è stata sistemata ampliando l’area pedonale e dando maggiore respiro ai negozi, con una pavimentazione in porfido del Trentino, cubetti di beola e lastre in granito di Montorfano. Lo stesso sarebbe previsto in via Mantegazza, con l’utilizzo di pietre più scure.

Ma quando? "Purtroppo la normativa è rigida e dobbiamo attendere mesi prima di poter riattivare i lavori che si pagano e si vogliono fare - l’amarezza dell’assessore alle Opere pubbliche, Simone Villa -. Quando si parla di poteri commissariali dei sindaci, come nei recenti decreti del Governo, significa dare effettivo potere al primo cittadino, almeno entro certi limiti di spesa, di gestire con agilità i rapporti con chi vince appalti. Il bene pubblico superiore da tutelare è il diritto del cittadino-contribuente di vedere impiegati bene, rapidamente e con efficacia i propri soldi e di ricevere servizi efficienti".

Marco Galvani