Via libera alle ruspe Ecomostro addio: il rudere del Multiplex ora ha i mesi contati

La decisione definitiva del Comune di Muggiò sull’area di via Galvani. I lavori di abbattimento partiranno a settembre e con i fondi del Pnrr. per la primavera del prossimo anno sarà realizzato un bosco urbano.

Via libera alle ruspe  Ecomostro addio:  il rudere del Multiplex  ora ha i mesi contati

Via libera alle ruspe Ecomostro addio: il rudere del Multiplex ora ha i mesi contati

di Veronica Todaro

Giù l’ecomostro: al posto dell’ex cinema Multiplex Tornado e prima ancora Magic Movie Park, nascerà un bosco urbano protetto che potrebbe essere pronto per la primavera dell’anno prossimo. La Giunta guidata dalla sindaca Maria Fiorito ha approvato il progetto definitivo-esecutivo dei lavori relativi alla riqualificazione del complesso immobiliare denominato Multiplex in via Galvani, l’area dismessa alla periferia ovest del Comune al confine con Nova Milanese e ormai fatiscente che si estende su una superficie di 26.680 metri quadrati. Si tratta di un’area "di significativa rilevanza nel contesto ediliziourbanistico comunale – si legge nella delibera – situata all’interno del Parco Grugnotorto Villoresi ora Grubria, di cui il Comune di Muggiò è parte, caratterizzata da una condizione di grave degrado dovuta principalmente allo stato in cui versa la struttura e oggetto di sempre più frequenti problematiche legate alla salute e all’ordine pubblico".

L’interesse dell’amministrazione comunale è quindi di riqualificare e ristrutturare l’ampio contesto urbanistico perseguendo l’obiettivo strategico di bonificare l’intera area, demolendo l’edificio degradato e ripristinando l’ecosistema ambientale e paesaggistico del compendio per garantire un diverso uso del territorio. Un obiettivo che il sindaco si era posto già all’inizio del suo mandato. La struttura e l’area di pertinenza sono state oggetto di procedura fallimentare avviata dal Tribunale di Monza nel 2007, nel corso degli anni sono state bandite numerose aste finalizzate alla vendita, tutte andate deserte. Nel marzo del 2021 il Comune, dopo innumerevoli incontri con la curatela fallimentare ed i propri legali, ha partecipato all’asta finale e si è aggiudicato l’immobile con un esborso pari a 1.650.000 euro. E dal 1° luglio 2021 - a seguito di decreto di trasferimento del giudice delegato del Tribunale di Monza - la struttura è diventata patrimonio della città. Nel corso dello stesso anno era stato richiesto un contributo per interventi riferiti ad opere pubbliche di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, contributo assegnato ad aprile del 2022 con decreto del ministero dell’Interno per oltre 2 milioni di euro grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

"Un grande risultato amministrativo – sottolinea il vicesindaco Michele Testa – con i fondi del Pnrr e a costo zero per la collettività, peraltro già penalizzata da questo scempio. Un plauso e un merito al nostro sindaco Maria Fiorito che da sempre si è battuta per l’abbattimento. La Giunta ha approvato il progetto definitivo per la demolizione. Ora partono le procedure di appalto per affidare i lavori di abbattimento a una ditta specializzata, presumibilmente entro luglio. Da settembre al via il cantiere e i lavori di demolizione con un stima di 250 giorni la cui fine è prevista per la primavera del 2024". Il costo finale dell’opera è di 2,3 milioni: 334.134,56 di questi verranno coperti con fondi propri di bilancio.